MACCHINE DEL TEMPO Fiat 850, figlia del boom economico

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MACCHINE DEL TEMPO Fiat 850, figlia del boom economico
Mateo Licul e la sua Fiat 850. Foto Mateo Licul

Per meritarsi lo status di auto d’epoca in Croazia e la sigla “PV” sulla targa, tra le varie condizioni, c’è l’età minima di trent’anni. La Fiat 850 nella foto, sfornata 55 anni fa, non avrebbe bisogno di esibire il libretto di circolazione per dimostrare di avere diritto a essere considerata auto storica a tutti gli effetti. Ne va fiero Mateo Licul, 32 anni, decisamente più giovane della sua veterana. Nell’“Oldtimer klub Rijeka” è uno dei più giovani. “Circa 6-7 anni fa – racconta Mateo –, mi venne l’idea di comprare un’auto d’epoca e l’unica che potevo permettermi era la Zastava 750, la Fićo. Nell’edizione cartacea del mercatino Burza avevo trovato un’inserzione per una Zastava 850, che poteva a sua volta essere una Fićo. Quando chiamai, mi rispose una signora la quale mi disse che non si trattava di una Fićo. Per me fu una bella sorpresa. La trovai in condizioni eccellenti, ed eccola qua. La 850 ce l’aveva mio nonno materno. La guidò anche mia madre per cui, in un certo modo, sono legato a questo modello. La passione per le auto ce l’ho da sempre”.

Nel suddetto club fiumano, che conta oltre cento soci, fieri proprietari di veicoli d’epoca e collezionisti, lo spirito non è quello d’appartenenza a un circolo esclusivo e quindi c’è anche una grande varietà di modelli, da quelli che sono stati concepiti come oggetti di lusso a quelli dalle origini umili.

“È un hobby che ha dei costi, ma più dei soldi conta la passione. Nel mio caso non parliamo di milioni, ma di qualche migliaio, non di euro, bensì di vecchie kune. Sono contento di potermi permettere qualcosa che sognai da bambino. In questo mondo non ci sono molti giovani come me”, conclude Licul.

La 850 era stata presentata nel 1964, in pieno boom economico, sistemandosi tra la 600 e la 1100, la prima che cominciava a stare stretta e la seconda per molti inarrivabile. Nei cinque anni successivi venne prodotta in 2,2 milioni di esemplari a Torino, a Barcellona con il marchio Seat e a Heilbronn in Germania. Oltre alla versione berlina, quella più diffusa, questo progetto della Fiat, tra gli ultimi con il motore posteriore, venne proposto come coupé, spider, familiare e furgonata.

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