Igor Bišćan, nuovo allenatore del Rijeka, ha rubato la scorsa settimana lo spazio su queste colonne a Nenad Gračan, selezionatore dell’Under 21, che ha portato la Croazia all’Europeo che si svolgerà in Italia (Bologna, Cesena, Trieste, Reggio Emilia e Udine) e San Marino nel giugno del 2019. Bielorussia (4-0), Grecia (2-0) e San Marino (4-0) le ultime vittime nel girone: tre vittorie valse alla squadra di Gračan il… timbro sul passaporto per l’Italia. Un risultato importante se consideriamo che si tratta appena della terza presenza in tredici edizioni! Prima di Gračan furono Ivo Šušak (2000 in Slovacchia), e Martin Novoselac (2004 in Germania) a conquistare la scena continentale. Dopo 15 anni, dunque, la Croazia sarà in compagnia di Italia, Spagna, Francia, Inghilterra e Germania, le squadre favorite. Nel giro potrebbe trovarsi anche la Croazia perché con i vari Halilović, Vlašić, Sosa, Brekalo, Ćaleta-Car, Benković o Šunjić, Gračan ha costruito una nazionale compatta e ben organizzata, che pratica un gioco pragmatico con spunti di alta classe individuale. Ragazzi di valore in giro per l’Europa, dall’Italia (Halilović) alla Russia (Vlašić), che compongono una squadra ben amalgamata. Pronti a lottare e aiutarsi a vicenda.
Nel 2000, in Slovacchia, nella squadra di Šušak figurava il tandem di allenatori del Rijeka, Igor Bišćan e il suo vice Renato Pilipović. Pilipović non era però l’unico fiumano. Vi giocarono anche Višković, Balaban, Smoje, Mijatović e lo scomparso Goran Brajković. Nell’attuale squadra di Gračan c’è soltanto un elemento del Rijeka, il terzino sinistro Mamić, tra l’altro arrivato dall’Inter Zaprešić. Da segnalare che nel nuovo programma di Damir Mišković per i prossimi cinque anni si parla di altrettanti giocatori del vivaio da inserire nel giro della prima squadra.
Le semifinaliste dell’Europeo in Italia staccheranno il biglietto per i Giochi olimpici di Tokio 2020, ma se nel giro dovesse figurare l’Inghilterra, che non è membro del CIO, ci sarà uno spareggio per un posto. I Giochi olimpici non sono certo i Mondiali o gli Europei, con i fari che non sono puntati soltanto sul calcio, ma per ogni calciatore è comunque un’esperienza indimenticabile. Ne sa qualcosa lo stesso Gračan, che nel 1984 a Los Angeles conquistò la medaglia di bronzo (il fiumano Zoran Roje vinse l’oro nella pallanuoto!) con i vari Ivković, Deverić, Pudar, Stojković, Katanec e Baždarević. Indimenticabili i Giochi olimpici per Leo Messi, medaglia d’oro a Pechino nel 2008. Un gol di Di Maria su assist di Leo. Per Messi si tratta anche dell’unico trofeo vinto con l’Argentina dato che ha perso cinque finali tra Coppa America e Mondiali…
La prima edizione dell’Europeo Under 21 ebbe luogo 40 anni fa. La finale, con andata e ritorno, si giocò a Halle e Mostar tra Germania e Jugoslavia. La prima la vinse, con un gol di Halilhodžić, la Jugoslavia, che aveva in squadra due fiumani, Miloš Hrstić e Damir Desnica. Poi il pareggio per 4-4 davanti a 25.000 spettatori, con un gol di Desnica, miglior uomo in campo.
Il sorteggio dei tre gironi della fase finale ci sarà il 23 novembre a Bologna. Per Gračan, pronto a conquistare l’Italia, è una grande sfida. Neno, giocatore con le scarpe velutate e due violini ai piedi, ha ormai alle spalle vent’anni di carriera da allenatore. Prese il Rijeka nel 1998, subentrando a Ivanković, raggiungendo il porto della salvezza. La stagione seguente avrebbe riscritto la storia del calcio fiumano se ai tempi ci fosse stata la VAR. L’ultima partita con l’Osijek, infatti, fu una memorabile e storica – truffa!. Ricordate Gračan in lacrime…?