Battere gli spalatini fa sempre bene alla salute

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Battere gli spalatini fa sempre bene alla salute

E sono sette su sette, inteso come le vittorie primaverili del Rijeka allo stadio di Rujevica. Una chiusura di stagione in bellezza, con una netta vittoria sull’Hajduk. Perché mettere con le spalle al muro i rivali dalmati fa sempre bene alla salute. Il Rijeka nel primo tempo ha sciorinato un calcio frizzante, fatto di pressing alto, corsa e precisone nei passaggi. Nella prima frazione abbiamo probabilmente ammirato il miglior Rijeka di questa seconda parte del torneo. Forza fisica, ma anche mentale, nella ripresa, quando la squadra ha avuto qualche problema dopo che l’Hajduk aveva accorciato le distanze. Domagoj Pavičić, con un gol e un assist, è l’uomo che illumina il gioco nella fase offensiva. Un numero “dieci” (porta il 24 sulla maglia) con i fiocchi. Una botte di fantasia da vendere, passaggi morbidi, mosse da prestigiatore e sempre pronto a infilare il pallone in rete. Cinque i gol e ben dieci gli assist ai compagni (nessuno meglio di lui in campionato), di cui sette in nel girone primaverile. Čolak, classica prima punta, è tornato all’appuntamento con il gol, grazia a una giocata alla Van Basten. Si tratta del suo sesto centro primaverile, con lo stesso numero anche nella casella degli assist. Per non parlare dell’aggressività che tanto piace a Kek, considerata una prima linea di difesa.
Il Rijeka ha conquistato il secondo posto grazie a una splendida ripresa di stagione. Oltre al sette su sette tra le mura amiche, ha collezionato altri 14 punti (per un totale di 35) fuori casa, lasciandone per strada 13 (sconfitte con Osijek, Rudeš, Lokomotiva e pareggi con Hajduk e Cibalia). Partita dalla quarta posizione, con un pesante -15 dalla Dinamo, in primavera il Rijeka è rientrato in gioco per la difesa del titolo fino alla penultima giornata. In sedici turni, la classifica è la seguente: Rijeka 35 punti, Hajduk, Lokomotiva e Rudeš 28, Dinamo 23… Nel finale la Dinamo ha giocato a chi fa meno (sette le sconfitte primaverili), sostituendo ben tre allenatori nel corso della stagione. Dal bulgaro Petev, passando per Cvitanović e Jurčević, fino a Bjelica (ex Spezia), che oggi a Vinkovci andrà a caccia della Coppa Croazia con l’Hajduk. La Dinamo può insomma riprendersi tutto ciò che aveva preso il Rijeka la scorsa stagione. I fiumani si sono mangiati troppi punti nella prima fase del torneo, quando erano impegnati in Europa e molti giocatori erano sul piede di partenza. Il secondo posto, a parte tutto, è un successo, con il Rijeka che dimostra una certa continuità. Quarto riconoscimento di vicecampione per Matjaž Kek, che ha vinto ovviamente anche un titolo, mentre il primo anno (in panchina le ultime 11 giornate) era arrivato terzo.. Il Rijeka è una realtà del calcio croato e quello europeo. Kek vuole andare di nuovo a caccia del titolo e il presidente Mišković promette una squadra competitiva in Europa. Il mercato inizierà il 15 giugno, per concludersi alla fine di agosto. Due mesi e mezzo di… dolori per lo sloveno, che come ogni allenatore vorrebbe avere una squadra disegnata con l’inizio della preparazione. Il diesse Srećko Juričić e il suo vice Ivan Mance sono già al lavoro. Bisogna vendere a caro prezzo (Heber, Gorgon, Bradarić, Sluga…) e comperare roba di qualità nei saldi di stagione. Come detto, si andra avanti fino ad agosto, mentre a Kek i capelli diventaranno ancor più bianchi.

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