Un laboratorio scientifico nell’area industriale di Mlaca

La mostra con i risultati del progetto MIT Lab verrà aperta al pubblico domani, 10 dicembre, (ore 12) nella sede dell’INA

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Un laboratorio scientifico nell’area industriale di Mlaca

Il vicinato di Mlaca e Torretta, scherzosamente chiamato MIT (Mlaka i Turnić), alludendo all’Istituto di tecnologia del Massachusetts, una delle più importanti Università di ricerca del mondo, in questi giorni ha concluso un importante programma intitolato “Centar Svemira” (Al centro dell’Universo) che si inserisce nell’indirizzo programmatico dei 27 vicinati di Fiume CEC 2020.

 

Tra cultura e innovazione
A presentare i risultati di una delle ultime iniziative dei 27 vicinati sono stati i rappresentanti dell’associazione Molekula, della Regione litoraneo-montana, della Città di Fiume e della società Rijeka 2020. Sonja Šišić, capodipartimento regionale per lo sport, la cultura e la cultura tecnica, ha spiegato che tutte le iniziative di questo indirizzo programmatico sono da considerare come delle maglie di una grande rete, che si sono ristrette, avvicinandoci gli uni agli altri a livello regionale.
“Questo programma in particolare – ha continuato – mi rende orgogliosa perché ha coinvolto sia le scuole, che le associazioni, ma anche il gigante petrolifero nazionale, l’INA, che ha messo a disposizione il proprio palazzo in via Milutin Barač per le mostre dei lavori. Il tema legato alla cultura tecnica, alle innovazioni, alla tecnologia, al video e all’audio, di cui ci parla questo programma del MIT è quanto mai attuale e dobbiamo incoraggiare i giovani a occuparsi di questi settori, perché sono questi i campi che daranno i propri frutti anche nel futuro”.

Tecnologia e sviluppo
Lo stesso messaggio è stato lanciato anche da Ivan Šarar, capodipartimento cittadino per la cultura, il quale ha affermato di aver trascorso molti anni in quel rione, in quanto il suo ufficio era proprio nella parte industriale di Mlaca. “In questi giorni la pioggia ci ricorda il clima che si respirava all’apertura di Fiume CEC 2020 – ha dichiarato -, ma ci ricorda anche che Fiume non è solo una città turistica in cui divertirsi. Esiste una componente meno bella, per non dire brutta, legata al suo passato industriale di cui dobbiamo andare fieri, in quanto anche questo pezzo costituisce la nostra città. I giovani del MIT Lab hanno dimostrato di guardare al futuro e di non aspirare necessariamente a un paesaggio idilliaco o pastorale come quello dei vicinati di Volosca o Castua, ma di puntare il tutto e per tutto sulla tecnologia e sullo sviluppo in questo campo”.

I giovani costruiscono il futuro
Emina Višnić, in rappresentanza di Fiume CEC 2020, ha confermato ciò che è stato detto di Fiume, una città che non sempre presenta vedute da cartolina. Nonostante un’immagine che non le fa onore, i giovani hanno dimostrato di possedere un potenziale prezioso per il suo sviluppo. Višnić ha concluso con una punta di rammarico per tutti quei programmi che non si sono potuti realizzare a causa del Covid-19, ma si è dichiarata più che soddisfatta per come si sia gestita la situazione, traendo il massimo da ciò che ci veniva offerto. Quando si ritornerà finalmente alla “vecchia” normalità, ha concluso, Fiume potrà riconnettersi con il resto d’Europa.

Sei parti indipendenti
A presentare i programmi realizzati dal MIT è stato Luka Rodela, membro dell’associazione Molekula e coordinatore del MIT Lab, il quale ha spiegato che si è puntato a un approccio multidisciplinare e all’alta qualità dell’insegnamento. Il programma era composto da sei parti tematicamente indipendenti. La prima era dedicata al design, la seconda alle onde radio, la terza alla pneumo-robotica, la quarta alla codificazione del suono, la quinta alla fotografia analogica e la sesta alle innovazioni. I risultati dei laboratori saranno esposti nella sede dell’INA, in via Milutin Barač 32, domani dalle ore 12 alle 18.

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