Todorić. La politica strumento «di riscatto»

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Todorić. La politica strumento «di riscatto»

Il mondo del business croato e regionale ha perso una stella con la caduta di Ivica Todorić e del suo impero, l’Agrokor, ramificato in tutta l’Europa sudorientale. Ma con la sua uscita dal carcere su cauzione, il mondo della politica potrebbe trovare una nuova stella. Infatti Todorić appena tornato libero ha annunciato la sua scalata al potere con un’arma, quella delle elezioni, del richiamo al popolo, che ha già fatto la fortuna di altri imprenditori e faccendieri in giro per il mondo. Rimetterò in moto la Croazia ha promesso l’ex titolare dell’Agrokor, riallacciandosi a un motto che ha già premiato altri leader politici dell’area del centrodestra. Ed è proprio parte di quest’area in Croazia – dopo l’asserito spostamento al centro se non verso sinistra dell’attuale premier Andrej Plenković – che è alla ricerca spasmodica di un leader carismatico. Potrà esserlo un magnate in buona parte decaduto? Siamo nella fantapolitica, ma la politica in genere ci ha abituato a ogni sorta di sorprese.

Non sarebbe la prima volta che un imprenditore entra nell’arena politica. Dalle nostre parti e anche in Europa abbiamo visto di tutto o quasi. Non sarebbe nemmeno la prima volta che un tycoon assurto agli onori di alte posizioni istituzionali si ritrovi vittima di un vero o presunto accanimento giudiziario e magari si dichiari convinto che quelle nei suoi confronti siano persecuzioni politiche. Vi sono stati nel passato pure casi d’indagati che con l’elezione in Parlamento sono riusciti perlomeno a rinviare l’appuntamento con la giustizia. Ma quello a cui potremmo assistere prossimamente a Zagabria e che ieri è stato ventilato, probabilmente supera ogni immaginazione. Un imprenditore ufficialmente decaduto, con il suo impero andato ai creditori, indagato per aver danneggiato le sue stesse aziende, appena uscito dal carcere grazie a sponsor generosi che si sono offerti di pagare la cauzione milionaria, che ora punta a risollevarsi non con un improbabile ritorno al business, ma con la politica. Che quest’ultima possa offrire opportunità di scalata sociale altrimenti inimmaginabili e senza troppa fatica è noto e risaputo. Ma che permetta di ritornare rapidamente alle stelle a chi è già caduto dalle stelle… alle stalle – ovvero è finito nel tritacarne della giustizia con tanto di gattabuia intesa come custodia cautelare – potrebbe sembrare davvero troppo. Eppure nulla è escluso. In tempi di populismo arrembante, di aspettative enormi dalla politica tutto può accadere. Anche che l’ex magnate dell’economia croata e regionale diventi presidente del governo. E magari un altro ex inquilino di spicco di Remetinec ed ex premier ed ex leader partitico si ritrovi sul colle zagabrese per eccellenza, il Pantovčak. Il gran ritorno dei “reietti”? Chissà.
Fatto sta che Ivica Todorić pare crederci davvero. L’indomani dall’uscita da Remetinec, tornato uomo libero (magari soltanto a piede libero), ha dichiarato al 24sata: “Conquisterò il potere, Rimetterò in moto la Croazia nel modo giusto, Mi metto in azione. Vado alle elezioni”.
In Croazia non sarebbe certo il primo imprenditore a tentare l’avventura. L’ha già fatto ad esempio lo spalatino Željko Kerum, che però non è riuscito a ripetere a livello nazionale il successo coiseguito a livello locale, spalatino. Ma il suo caso è diverso: troppo vernacolare, troppo legato al suo ambiente, tanto da sembrare magari un personaggio tipico di quelli che hanno fatto la storia del capoluogo dalmata, per poter essere recepito ai piani alti della politica e dal pubblico nazionale. Chissà se l’elettorato si lascerà incantare dalle sirene di Todorić? Certo che la rapidità con cui ha messo insieme la bella cifra d’un milione di euro dimostra che i finanziatori non mancano. E poi gli uomini ricchi (anche se in questo caso buona parte delle proprietà si è volatilizzata, almeno per il momento) determinati, come s’è visto altrove, possono fare colpo sull’elettorato che magari penserà: se è stato capace di fare i soldi per sé lo saprà fare anche per la collettività. Certo è che una discesa in campo dell’ex titolare dell’Agrokor, farebbe la gioia dei media, che già si alimentano delle sue “avventure”.

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