ORLANDERIE Un Rijeka fatto in casa

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ORLANDERIE Un Rijeka fatto in casa

Ai tempi di Matjaž Kek era Damir Mišković lo sportello automatico senza limiti… I tempi sono decisamente cambiati. L’allenatore Simon Rožman è oggi la carta di credito di Damir Mišković. Il giovane Ivor Pandur è stato venduto al Verona, mentre la fase a gironi di Europa League ha portato nella casse di Rujevica altri 2,92 milioni di euro. Dal punto di vista sportivo a Fiume arriveranno squadroni come Real Sociedad, Napoli e AZ Alkmaar. Lo stadio quarnerino diventerà un’importante vetrina del calcio croato. Sarà la quarta volta che succede.
Conquistati tre anni fa campionato e Coppa Croazia, Damir Mišković ha deciso di chiudere il rubinetto. Il Rijeka doveva guadagnare da solo per poter vivere. La strada da imboccare era soltanto una: in cinque anni almeno altrettanti giovani in campo o in panchina. Mišković ha trovato l’uomo giusto, ovvero l’allenatore che sta facendo miracoli con i giovani. Dopo che Igor Bišćan aveva promosso a titolari Ivan Lepinjica e Hrvoje Smolčić, il suo successore Simon Rožman ha spalancato tutte le porte alle varie promesse del calcio nostrano. Parliamo di Štefulj, Galešić, Braut, Ristovski e Nevistić, ai quali vanno aggiunti gli Under 21 di Slovenia (Čerin) e Croazia (Kulenović).
Storica in questo senso la partita con il Dilj in Coppa Croazia, non per il risultato (6-0), ma per il fatto che il tecnico sloveno abbia mandato in campo, per venti e più minuti, ben cinque juniores del vivaio fiumano: Antonio Frigan, Veldin Hodža, Noa Zuliani, Dominik Simčić e Silvio Ilinković.
Mišković si sta giustamente godendo questo Rijeka fatto in casa. Un Rijeka che vince per la seconda volta consecutiva la Coppa Croazia, che poi in Europa elimina gli ucraini del Kolos, ma soprattutto il Copenhagen. In Danimarca i fiumani hanno dimostrato carattere e qualità, dando un calcio al pronostico della vigilia che li voleva sconfitti. Copenaghen è un bel biglietto di visita dei fiumani, che si apprestano a iniziare una nuova avventura continentale: Real Sociedad, Napoli e AZ Alkmaar.
Primo ospite sarà il Real Sociedad, il 22 ottobre. Due giorni prima della storica partita di un altro Real, quello di Madrid, a Cantrida. Era il 1984 quando la squadra di Josip Skoblar metteva la museruola al grande Real (3-1). Erano i tempi di Mauro Ravnich, Miloš Hrstić, Sergio Machin, Damir Desnica, Danko Matrljan, Srećko Juričić o Zvjezdan Radin, tutta gente del vivaio fiumano. Come d’altronde questo nuovo Rijeka di Damir Mišković. In campionato la compagine fiumana chiuse a due punti dalla squadra campione di Jugoslavia, la Crvena zvezda.
Simon Rožman è sulla strada di Josip Skoblar. Vincente con i giovani del proprio vivaio.

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