L’INTERVENTO L’importanza del voto diretto, pluralistico e democratico

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L’INTERVENTO L’importanza del voto diretto, pluralistico e democratico
Foto Željko Jerneić

Alla cortese attenzione dei soci e dei presidenti delle Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria, “Pasquale Besenghi degli Ughi” e “Dante Alighieri” di Isola,”Giuseppe Tartini” di Pirano, “Pino Budicin” di Rovigno,di Torre, di Cittanova, di Crevatini e di Fiume.

Care e cari connazionali, gentilissime presidentesse e gentilissimi presidenti, se doveste scegliere tra il voto diretto, pluralistico e democratico per eleggere i Vostri rappresentanti a qualsivoglia livello o ritornare al sistema delegatario di jugoslava memoria, non ho dubbi che la stragrande maggioranza sceglierebbe il voto democratico. Con il primo di gennaio di quest’anno finalmente ci siamo liberati dai confini che dividevano impropriamente il nostro territorio d’insediamento storico. Appartenendo tutti alla comune Casa europea, l’unitarietà degli Italiani nei nostri Paesi di residenza è destinata a rafforzarsi. Per arrivare a questo risultato il percorso è stato lungo e accidentato. Soprattutto nei crudi primi anni ‘90 abbiamo dovuto fare i conti con le imposizioni dei nuovi Stati e individuare soluzioni creative per poter mantenere la nostra unitarietà, sia di popolo, sia organizzativa, rappresentati nella nostra Unione Italiana. Per poter operare in Slovenia abbiamo dovuto costituire, il 19 agosto 1998, l’Unione Italiana con sede a Capodistria. Ciò ha posto termine ad anni di fortissime pressioni e tensioni che avevano impedito, fino ad allora, la presenza dell’Unione Italiana in Slovenia. È stato il frutto di un negoziato difficilissimo durato ben 7 anni, ma ci siamo riusciti: abbiamo mantenuto la nostra unitarietà. Obiettivo raggiunto grazie alla nostra ferrea e caparbia volontà di rimanere uniti e grazie al convinto sostegno del governo italiano, di tutta l’Unione Italiana, del nostro deputato di allora al Parlamento sloveno, l’On. Roberto Battelli e d’intesa con la CAN Costiera allora guidata da Silvano Sau. Finalmente, dal 1998, l’Unione Italiana può liberamente e legalmente operare sia in Croazia, sia in Slovenia. L’Unione Italiana ha così oggi due bracci operativi: la storica sede di Fiume e la sede di Capodistria, ma ha un’unica testa, l’Assemblea, e un unico cuore: tutti noi. Assieme possiamo operare legalmente in Croazia e in Slovenia, rimanendo una sola e unica Unione Italiana. L’UI con sede in Slovenia è rafforzata dall’unitarietà dei rappresentanti legali che sono gli stessi, sia in Croazia, sia in Slovenia. A rappresentarci quindi nei due Stati sono i presidenti che tutti assieme contemporaneamente, nelle due realtà statuali, abbiamo eletto direttamente lo scorso 26 giugno 2022: il presidente dell’Unione Italiana e il presidente della Giunta esecutiva che ricoprono il ruolo rispettivamente di Coordinatore e di Vicecoordinatore dell’UI con sede a Capodistria. È sempre stata questa la volontà dell’Assemblea dell’Unione Italiana di cui è parte integrante anche la Consulta dell’Unione Italiana di Capodistria (istituita per conservare l’unitarietà della CNI quando è stata registrata l’UI in Slovenia), che si riunisce e delibera congiuntamente con l’Assemblea dell’Unione Italiana di Fiume.

Nel corso degli anni i fatti e i risultati raggiunti hanno confermato la bontà del nostro sistema unitario che ha funzionato e che funziona, come anche recentemente testimoniato dal governo sloveno, a beneficio di tutti i nostri soci.

Care e cari connazionali, cari presidenti, alcuni dei consiglieri eletti nelle Comunità degli Italiani da Voi guidate, invece, vogliono sovvertire questo impianto. Ciò che propugnano, attraverso un’interpretazione burocratica e riduttiva delle norme che già regolano il funzionamento delle nostre istituzioni porterà ad avere 4 presidenti: il presidente dell’UI, il presidente della Giunta esecutiva e il presidente dell’Assemblea per l’UI con sede a Fiume; il coordinatore per l’UI di Capodistria. Avremo altresì 3 distinti legali rappresentanti invece degli attuali 2: per l’UI con sede a Fiume il presidente dell’UI e il presidente della Giunta esecutiva (che non avranno più alcuna competenza in Slovenia); per l’UI di Capodistria, il coordinatore (che non avrà alcuna competenza in Croazia): sarà la fine della nostra unitarietà. Ora il presidente dell’UI e il presidente della Giunta esecutiva sono i rappresentanti dell’UI nei due Stati, nel rispetto del principio di unitarietà organizzativa e di rappresentanza legale, come previsto da nostro Statuto. Poi, con l’approvazione delle modifiche proposte dai 12 consiglieri, lo saranno solamente per la Croazia. Il fatto più stravolgente è che gli attuali presidenti sono stati unitariamente eletti il 26 giugno 2022 da tutti gli Italiani iscritti alle 51 Comunità degli Italiani della Croazia e della Slovenia. Il coordinatore dell’UI di Capodistria, invece, sarà eletto dai 10 membri della Consulta dell’UI di Capodistria togliendo a tutti i connazionali residenti in Slovenia e in Croazia il diritto al voto diretto. Saranno drasticamente ridotti i loro diritti politici e civili di esprimere la propria volontà rappresentativa e politica. Oltre a questa grave retrocessione nell’ambito della partecipazione democratica della CNI alla gestione dell’UI tutta, de facto il risultato sarà la definitiva divisione della nostra Comunità in due tronconi, una spaccatura dell’Unione Italiana certamente non voluta dai padri fondatori nel 1991. Allora, dopo un lungo, articolato, ragionato e partecipato dibattito pubblico (iniziato con Gruppo 88 a Capodistria, proseguito poi con il Movimento per la Costituente), che ci aveva coinvolti tutti, era natala nuova Unione Italiana. Si può affermare che questo è il ribaltamento della nostra Unione, operata da pochi individui nel segreto delle stanze del potere tra Muggia e Fiume. Non permettiamo che ciò avvenga. In un momento molto favorevole per la soggettività e il ruolo dell’Unione Italiana che porterà ulteriori benefici per tutti i connazionali, serriamo le file, facciamoci guidare dalla ragione con lo sguardo rivolto al bene comune, confermiamo l’unitarietà dell’Unione Italiana e l’unitarietà dei suoi attuali legali rappresentanti, espressione del nostro voto democratico e diretto, nel rispetto della libertà e dei valori etici a cui ci siamo sempre attenuti. Con il massimo rispetto e considerazione nel ringraziarVi per l’attenzione che riserverete a questa mia comunicazione, Vi invio i saluti più cordiali.

I 12 firmatari della proposta che dividerà l’Unione Italiana e la Comunità Nazionale Italiana sono: 1) Daniela Ipsa, di Pirano (consigliere dell’Assemblea UI). 2) Alex Zigante, di Pirano (consigliere dell’Assemblea UI). 3) Dyego Tuljak, di Pirano (consigliere dell’Assemblea UI, membro della Giunta Esecutiva dell’UI per il Settore “Attività giovanili”, Presidente dell’Associazione Giovani CNI di Capodistria, associazione che assieme al Settore “Attività giovanili” dell’UI realizzerà il programma dell’UI denominato “Sostegno alle attività giovanili dell’Unione Italiana” con un finanziamento pari a 95.000,00 € per il 2023). 4) Sandro Vrancich, di Fiume (consigliere dell’Assemblea UI e membro del Comitato dei Garanti, d’Appello e di Controllo dell’UI; membro del Consiglio di Amministrazione della Casa Editrice EDIT che pubblica anche il quotidiano “La Voce del Popolo”, il quindicinale “Panorama”, ecc.). 5) Gianfranco Kozlovič, di Crevatini (consigliere dell’Assemblea UI). 6) Gianfranco Stancich, di Capodistria (consigliere dell’Assemblea UI, Vicepresidente del Comitato dei Garanti, d’Appello e di Controllo dell’UI e consigliere della CAN di Capodistria). 7) Marco Orlando, di Capodistria (consigliere dell’Assemblea UI e Presidente dell’ASCI, Associazione Sportiva Italiana di Capodistria). 8) Jan Pulin, di Isola (Vicepresidente della CI “Dante Alighieri” di Isola, consigliere dell’Assemblea UI, membro della CAN di Isola). 9) Robi Štule, di Isola (Presidente della CI “Pasquale Besenghi degli Ughi”, consigliere dell’Assemblea UI e membro del Comitato per lo Statuto ed il Regolamento dell’UI). 10) Gianclaudio Pellizzer, di Rovigno (consigliere dell’Assemblea UI e membro del Consiglio della Minoranza Italiana autoctona della Regione Istriana). 11) Glauco Bevilacqua, di Cittanova (consigliere dell’Assemblea UI e Presidente della Giunta Esecutiva della CI di Cittanova). 12) Gaetano Benčić, di Torre (consigliere dell’Assemblea UI, membro della Giunta Esecutiva dell’UI per il Settore “Istituzioni della CNI e collaborazione transfrontaliera”, membro della Presidenza del Consiglio della Minoranza Italiana autoctona della Regione Istriana, Vicesindaco del Comune di Torre-Abrega).

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