L’INTERVENTO L’intervento di Mike Pompeo sull’Ucraina

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L’INTERVENTO L’intervento di Mike Pompeo sull’Ucraina

Nel giugno di quest’anno, all’Hudson Institute con sede a Washington D.C., l’ex Segretario di Stato americano Michael Pompeo ha tenuto un’interessante conferenza sugli eventi in Ucraina. L’Istituto Hudson si occupa di politiche per la pianificazione strategica del cambiamento attraverso studi interdisciplinari nei settori della difesa, relazioni internazionali, economia, tecnologia, cultura e diritto. Il lavoro di Pompeo si concentra sulla promozione della sicurezza nazionale, della leadership tecnologica e dell’impegno globale degli USA. Era stato il 70° Segretario di Stato degli USA. In precedenza dal gennaio 2017 ad aprile 2018, fu direttore della Central Intelligence Agency (CIA). Si laureò alla “Harvard Law School”, dove fu editore della “Harvard Law Review”. Dalla sua ampia presentazione, segnaliamo quanto segue: “L’Ucraina deve essere libera e la libertà richiede forza e dignità. Per essere sicura, l’Ucraina deve sempre essere uno Stato sovrano, non vincolato dall’influenza territoriale di un’altra nazione. L’invasione russa dell’Ucraina è un punto di svolta nella politica del dopo Guerra Fredda. Perché un macchinista di Wichita nel Kansas, o un insegnante di scuola in America dovrebbero preoccuparsi di ciò che accade nel Donbas? La mia speranza oggi è che troveremo risposte. Perché trovare quelle risposte è vitale per la libertà, per la nostra gente qui a casa. La totale mancanza di umanità di base di Vladimir Putin assicura che finché rimarrà al potere la Russia sarà una prigione virtuale e nessuna nazione che confina con questo Paese non sarà mai al sicuro. Possiamo fare ciò che ha chiesto il Presidente Zelensky. Dobbiamo aiutare l’Ucraina, perché farlo è il nostro primo dovere nei confronti dell’America e degli americani. È perché sostenendo l’Ucraina, preveniamo un conflitto europeo più ampio. Una guerra che quasi certamente coinvolgerebbe le forze armate americane, perché abbiamo un profondo impegno nei confronti del trattato della NATO. Aiutando l’Ucraina, preveniamo la ricostituzione dell’impero sovietico da parte della Russia, cosa che ho studiato quando ero un cadetto alla West Point. Quell’impero, se ricostruito anche in piccola misura, determinerebbe le forniture mondiali energetiche causando enormi emorragie economiche negli USA e in tutto il mondo. Aiutando l’Ucraina, abbiamo minato la creazione di un asse russo-cinese deciso a esercitare l’egemonia militare ed economica in Europa, in Asia e in Medio Oriente. Questo devasterebbe ulteriormente la vita degli americani e la nostra economia qui a casa. Infatti, dando potere all’Ucraina, dimostriamo alla Cina il costo dell’invasione di Taiwan. Al centro del posto dell’America nel mondo e del nostro sostegno all’Ucraina, è che queste politiche radicali devono essere sradicate. Se vogliamo riconquistare il nostro dominio energetico, e dobbiamo farlo, dobbiamo eliminare queste politiche”. Ciò che va particolarmente sottolineato nella sua presentazione, è la frase; “L’America non può continuare a chiedere che la guerra in Ucraina possa concludersi con una pace negoziata. Perché una tale pace non può essere negoziata con Vladimir Putin. L’Ucraina deve vincere questa guerra”… Sebbene Pompeo attualmente non ricopra la carica di Segretario di Stato, è noto che partecipa attivamente alla creazione della politica estera americana.

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