L’INTERVENTO George Soros e «Nuova Ucraina»

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L’INTERVENTO George Soros e «Nuova Ucraina»

Ciò che sta accadendo oggi in Ucraina – a seguito dell’aggressione militare russa –, ha ovviamente le sue radici profonde nei fatti avvenuti nell’ultimo decennio. In questo scenario, un ruolo importantissimo è stato ricoperto dal multimiliardario George Soros. Molte istituzioni pubbliche nazionali e internazionali nel mondo, sono partner della sua Fondazione Open Society; l’Unione europea, l’Organizzazione delle Nazioni Unite, l’Organizzazione mondiale della sanità, l’UNESCO…. Si tratta di una persona molto conosciuta nel mondo per le grandi speculazioni finanziarie e per quelle legate al petrolio, ai farmaci, alle banche, alle Borse…

Nel maggio del 2014, tre mesi dopo l’EuroMaidan, il miliardario statunitense ammise al giornalista della CNN Fareed Zakaria di avere dato un grande contribuito al colpo di Stato contro l’allora Presidente ucraino, Viktor Janukovič. L’attacco hacker di un gruppo di ucraini filorussi, Cyber Berkut, ai siti web della NATO, alle caselle di posta elettronica dell’Ambasciata USA e a quelle di molti ministeri ucraini, incluso il server dell’ex Presidente ucraino Petro Porošenko ha reso pubblici documenti che rivelano un presunto enorme potere e l’altrettanto presunto controllo esercitati da Soros sull’Ucraina dopo l’EuroMaidan. Lui e i suoi leader delle ONG avrebbero avuto molti incontri con quasi tutte le persone coinvolte nel colpo di Stato di EuroMaidan, incluso l’Ambasciatore degli USA a Kiev. Nel documento del marzo 2015 sta scritto tra l’altro che Soros si è “autoproclamato difensore della ‘Nuova Ucraina’”. In una lettera inviata all’ex Presidente Petro Porošenko, George Soros parla delle pressioni che avrebbe esercitato sull’UE (Jean-Claude Juncker e Donald Tusk) e sul Fondo monetario internazionale (Christine Lagarde) per fornire ulteriore assistenza all’Ucraina “che ha bisogno di un pacchetto finanziario di 15 miliardi di dollari”. In attesa della decisione del Consiglio europeo sull’impegno con l’FMI, Soros avrebbe annunciato l’intenzione di intervenire personalmente dal segretario al Tesoro americano, Jack Law.

Secondo “News Punch” i documenti trapelati dimostrerebbero anche che Soros – attraverso la sua Open Society – influenzò nel 2014 il governo ucraino a lavorare contro la Russia. Secondo un articolo pubblicato da Kyiv Post, Soros avrebbe pagato 82.200 dollari per supportare due società – Pedersen & Partners e Korn Ferry – coinvolte nella selezione delle persone per la costituzione del nuovo governo ucraino. I dossier pubblicati dal 2013 al 2015, dimostrerebbero che la sua Fondazione Renaissance Press Foundation, ha speso circa 20 milioni di dollari per corrompere i media. Più di un centinaio di giornalisti ucraini, rappresentanti di importanti media quali Ukrayinska Pravda, Zerkalo Nedeli, Krym.Realii, Gromadske TV, Kyiv Post, Nashi Groshi e il canale televisivo ATR, avrebbero accettato di impegnarsi nella propaganda anti-russa secondo le regole di Soros.

Data la sua enorme influenza sulla politica americana nei confronti dell’Ucraina, è importante menzionare anche altre due cose che emergono dai documenti trapelati. “Dovete fornire un enorme aiuto militare per resistere alla potenza russa. L’America deve addestrare il personale ucraino in Paesi stranieri, come la Romania, per coprire l’attività della NATO. Mentre dal punto di vista economico, l’UE deve mantenere e rafforzare le sanzioni occidentali su Mosca”, avrebbe chiesto Soros agli USA. Il giornale di Kiev Vesti, nel suo pezzo intitolato Top 100 delle maggiori persone influenti in Ucraina (2019), classificò George Soros come la seconda figura più influente del Paese. Una posizione attribuita in base al suo “eccezionale livello di influenza sugli eventi che si svolgono in tutto il Paese, attraverso decine di organizzazioni politiche e per la sua influenza sui politici nel Consiglio dei Ministri da lui sostenuti.”

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