Un viaggio magico nel mondo delle fiabe

Un successo lo spettacolo «Racconti di tempi lontani» del Teatro Naranča di Pola, ispirato alle storie di Ivana Brlić-Mažuranić

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Un viaggio magico nel mondo delle fiabe
Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Per i più piccoli, un magico viaggio nel mondo delle fiabe. Per quelli più… grandi, un delizioso flashback nel mondo dell’infanzia. I “Racconti di tempi lontani” (ispirati a “Priče iz davnine” di Ivana Brlić – Mažuranić) del Teatro Naranča di Pola è stato un successo. Intanto, è stato pienone (ma a quello al Centro creativo per bambini siamo un po’ abituati). Quello che però ha entusiasmato dello spettacolo è stata la regia (firmata Majkl Mikolić), che con tanta dinamicità e fantasia ha reso alla perfezione le incantevoli storie della Brlić – Mažuranić e i costumi di Laura Reljan che hanno conferito alla pièce un tocco in più.
Anche se era stato annunciato che questi sarebbero stati semplici per agevolare il cambio dei costumi agli attori (in scena ce ne sono quattro che interpretano numerose parti), questi hanno incantato. Ricchi nella lavorazione, ispirati ai “Racconti” e alla moda… medievale, non hanno per niente lasciato l’impressione di essere semplici. Anzi. Coloratissimi, sono stati l’assoluto opposto della scenografia, in mano a Vlatka Rubil, caratterizzata da toni bianco-neri e grigiastri. Una scelta voluta innanzitutto per conferire misticità all’ambiente, ma anche per trasportare lo spettatore “in tempi lontani”. A dominare la scena dal primo all’ultimo minuto i brillanti Majkl Mikolić, Mathilde Vukosavljević (l’autrice del testo), Gordana Šimić e Lara Živolić Agaj.
Nell’interpretazione di più personaggi di ben tre racconti diversi (“Kako je Potjeh tražio istinu”, “Šuma striborova” e “Sunce djever i Neva Nevičica”) si sono dimostrati più che all’altezza, strappando risate e applausi alla platea. Dimostrando che anche per portare in scena opere letterarie di un certo peso e inviare messaggi importanti, ci vuole un po’ di comicità. Un team davvero capace. A completare l’equipe della messinscena Bruno Krajcar, che si è occupato della parte musicale e Alessia Vodopia, designer del manifesto.

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