Torna a Trieste il Festival del Buon giornalismo

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Torna a Trieste il Festival del Buon giornalismo

TRIESTE | Ritorna a Trieste il Festival del Buon giornalismo, che sottrae la città a una supposta marginalità, convogliando proprio qui i grandi temi del momento. Dal 20 al 22 aprile appuntamento con Link, il Festival del Premio Luchetta. Tre giorni in una location di straordinaria suggestione, la centralissima piazza Unità d’Italia affacciata sul mare, con un centinaio di protagonisti: tutto all’interno della Fincantieri Newsroom, progettata per dialoghi e dirette costanti con la notizia. Focus centrale del cartellone del Festival sarà l’Italia, con ventisei incontri tematici in un vero e proprio Osservatorio, una grande inchiesta a più voci: economia, giustizia, evoluzione sociale. L’economia sintetizzata in una domanda: l’Italia è ancora una potenza industriale? Seguirà il dibattito tra l’ad Fincantieri, Giuseppe Bono, il direttore del TG1, Andrea Montanari, e alcuni dei più prestigiosi corrispondenti internazionali quali James Politi del “Financial Times”, Tobias Piller del “Frankfurter Allgemeine Zeitung” e Jennifer Clark, giornalista e scrittrice statunitense. Sarà questo il dialogo inaugurale dell’edizione 2018, in programma venerdì 20 aprile, con inizio alle ore 16. È affidato invece a PIF, al secolo Pierfrancesco Diliberto, uno dei volti più originali e più amati della tv e dell’inchiesta italiana, l’evento conclusivo della 5ª edizione del Festival del Buon giornalismo. Con lui, domenica 22 aprile, alle ore 19, Paul Baccaglini e LaLaura. Le due ex Iene racconteranno il Paese con gli occhi e il cuore di una delle sue città più “resilienti”, Palermo. Una sorta di anticipazione della seconda stagione della serie “La mafia uccide solo d’estate”, ideata e scritta da PIF, su Rai1 a partire dal 26 aprile.

Approfondimenti

Ancora sulla “questione Italia”: il direttore del Tg4, Mario Giordano, in dialogo con Omar Monestier, direttore del “Messaggero Veneto”, approfondisce i temi del recentissimo saggio “Avvoltoi” (Mondadori), dedicato “a chi divora il Paese alla faccia dei cittadini e ha le tasche piene dei nostri soldi”. Ritorna a Trieste anche Alan Friedman, insieme alla conduttrice di Agorà, Serena Bortone, con “Dieci cose da sapere dell’economia italiana” (Newton Compton), per capire i meccanismi che regolano i rapporti tra i cittadini e lo Stato e prendere le giuste decisioni per la famiglia e il futuro. Con “La maestra e il camorrista” (Mondadori), il vicedirettore del “Corriere della Sera”, Federico Fubini, analizza la rigidità sociale del Paese: l’Italia di oggi sembra pietrificata, la mobilità sociale è bloccata e i discendenti di chi in passato ha costruito grandi fortune sono ancora al vertice, mentre i pronipoti delle classi popolari di un tempo sono sempre fermi sui gradini più bassi. Ne converserà con il direttore de “Il Mattino di Padova”, Paolo Possamai. È uscito in questi giorni il nuovo libro del telegiornalista Alberto Matano, volto storico del Tg1: il suo “Innocenti. Vite segnate dall’ingiustizia” (Rai Eri), racconta storie tratte dalla fortunata trasmissione nuovamente in onda la domenica sera su Rai3. Ne dialogherà con il direttore di Rai3, Stefano Coletta, e con il caporedattore di TGR, Monica Busetto. A proposito di giustizia, a Link farà tappa una vera icona della tv italiana, la giornalista Franca Leosini, ideatrice 24 anni fa di “Storie maledette”, che conduce con inossidabile successo su Rai3. La intervisterà Massimo Bernardini, conduttore di Tv Talk, per un intenso ritratto di donna e giornalista. Con “Bergoglio e pregiudizio” Mauro Mazza, giornalista saggista e romanziere, consegna ai lettori una carrellata di fatti, analisi e opinioni sul primo lustro di regno di Papa Bergoglio: li ripercorrerà in dialogo con il presidente dell’FNSI, Beppe Giulietti, e Giuliano Giubilei. Giampiero Mughini firma per Bompiani “Che profumo quei libri”, quasi un’autobiografia da sfogliare attraverso la biblioteca dell’autore, in dialogo con il giornalista di “Libero”, Giuseppe Pollicelli. Ci sarà spazio anche per i mondiali di calcio che l’Italia non farà, quelli del 2018.
Link 2018 rilegge l’Italia anche attraverso i suoi anniversari. Quarant’anni separano l’anno corrente dalla gelida primavera del 1978: fra il 16 marzo e il 9 maggio si consumava il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro. Il direttore dell’“Espresso”, Marco Damilano, presenta il suo libro riflessione “Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia” (Feltrinelli), in dialogo con l’editorialista Franco Del Campo. Alla primavera 1978 risale anche uno degli eventi più rivoluzionari della storia del Novecento: la riforma della normativa sulla salute mentale in Italia, perché la celeberrima 180, o “legge Basaglia”, veniva approvata solo 4 giorni dopo il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, il 13 maggio ‘78. Ne parleranno lo psichiatra Peppe Dell’Acqua, che li ha vissuti in diretta accanto a Basaglia, insieme ai conduttori di due programmi cult della radiofonia italiana: lo psicologo Massimo Cirri, autore e voce di Caterpillar su Radio2 Rai e Giorgio Zanchini, conduttore di Radio Anch’io su Radio1 Rai. Sono 50 gli anni che ci separano dal 1968. L’utopia ha mezzo secolo, ma non lo dimostra: ne converseranno a Trieste Myrta Merlino, ammiratissima conduttrice de “L’aria che tira” su La7, con il giornalista e scrittore Toni Capuozzo, autore del recentissimo “Andare per i luoghi del ‘68” (Il Mulino), il direttore del quotidiano “Il Piccolo”, Enzo D’Antona, e il direttore di Rai3, Stefano Coletta, reduce dal successo del programma “Le ragazze del ‘68”.
E non finisce qui, gli ospiti saranno tantissimi. Segnaliamo l’incontro intitolato “La polveriera balcanica”: un’analisi affidata all’editorialista ed esperto di geopolitica, Gigi Riva, e all’Ambasciatore italiano a Sarajevo, Nicola Minasi, in dialogo con l’editorialista di Repubblica, Zlatko Dizdarević e il giornalista Rai, Stefano Tallia. Strettamente collegato a questo panel è l’incontro che racconta le “Vite sospese. Storie di adolescenti ai margini della societa”: si confronteranno Floriana Bulfon, vincitrice del Premio Luchetta 2016 per il reportage pubblicato dall’Espresso.it, con il direttore della testata Marco Damilano e con Paolo Rozera, direttore Generale Unicef Italia e Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia. Ci saranno poi lo scrittore Mauro Corona e il cantautore Gigi Maieron, protagonisti di “Vivere con l’essenziale”. Imperdibili, a inizio giornata, dalle 9.30, sabato 21 e domenica 22 aprile, i due appuntamenti con l’edicola Link: “Rassegnamoci”, anche quest’anno a cura di Andrea Iacomini e Marco De Amicis. Sabato 21 aprile, alle 15, la conferenza stampa d’annuncio delle terne finaliste della 15ª edizione del Premio Luchetta.

Eventi a ingresso libero

L’ingresso a tutti gli incontri è libero. Ulteriori informazioni su www.luchettaincontra.it.
Promosso dalla Fondazione Luchetta, curato da Francesca Fresa e organizzato da Prandicom, con il pieno sostegno di Fincantieri, l’apporto della Regione autonoma FVG e la coorganizzazione del Comune di Trieste, Link 2018 è realizzato con la collaborazione della FNSI e dell’Ordine dei Giornalisti e con la main media partnership della Rai e delle sue testate Rai News 24, Radio1 Rai e Tgr Fvg. Media partner il quotidiano triestino “Il Piccolo”.

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