Serata istruttiva quella di giovedì scorso, nell’atrio del Museo dell’Apoxiòmenos adibito a conferenze. Rita Cramer Giovannini, lussignana d’adozione, già ricercatrice all’Università di Trieste nel settore biomedico, oggi ricercatrice dell’IRCI,esperta specializzata nella storia e nelle tradizioni lussignane e vicepresidente del direttivo della Comunità di Lussino con sede a Trieste, ha presentato il suo ultimo volume su Lussino intitolato “Ricordi di un’epoca. Lussino 1918-1945”.

Si tratta di una raccolta di fotografie d’epoca che spazia appunto dal 1918 al 1945. Nella prefazione l’autrice spiega: “L’ampia documentazione fotografica della vita lussignana durante il periodo tra le due guerre è dovuta certamente all’opera di fotografi professionisti quali Dante Lussin, Remigio Mioni, Giuseppe Zazevich, Maria Lusina e Alberto Furlani. Vediamo i loro scatti più belli immortalati nelle cartoline d’epoca, sulle quali è spesso riportato il nome del fotografo. Tuttavia, una cospicua parte delle fotografie di cui possiamo oggidì disporre deriva da archivi personali e di famiglia di fotografi dilettanti e di chi attraverso le immagini ama sentirsi ancorato ai tempi passati”.
Rita Cramer Giovannini entrando nella famiglia del marito, Paolo Giovannini, si è talmente appassionata a Lussino da aver raccolto tutto ciò che la famiglia era disposta a raccontare della località della loro giovinezza, diventandone convinta e unica depositaria del patrimonio delle loro memorie.
Nel libro si presentano foto di lavori pubblici, delle attività dei cantieri, la scuola nautica, i collegamenti di linea marittimi e aerei, il Congresso Eucaristico, l’imprenditoria d’oltremare, l’Anima isolana ecc. Un cd che accompagna il libro presenta due filmati d’epoca in bianco e nero recuperati dagli archivi privati di famiglie lussignane.
Alla presentazione dell’opera di Rita Cramer Giovannini hanno preso parte Sanjin Zoretić, neoeletto presidente della CI locale, Julijano Sokolić, storiografo di Lussino che ha già pubblicato parecchi libri sulle attività dell’isola e Giovanna Jerolimić, giovane professoressa di storia che, oltre all’insegnamento intraprende la strada della ricerca. Tutti hanno parlato sia in italiano che in croato. Oltre all’esposizione sullo schermo Rita Cramer Giovannini ha presentato al pubblico alcuni ingrandimenti di foto che rimarranno esposte nell’atrio del Museo per tutto il mese di agosto.