Pola. PUF: la quotidianità analizzata con l’arte

Presentata la 29ª edizione del Festival del teatro alternativo

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Pola. PUF: la quotidianità analizzata con l’arte
Branko Sušac, Amila Terzimehić e Ivana Nataša Turković. Foto: Fredy Poropat

Ritorna immancabilmente anche quest’anno il PUF – Festival internazionale del teatro alternativo, giunto alla sua 29.esima edizione e in programma in diverse località di Pola dal 4 all’8 ottobre prossimi. A presentarlo ieri sono stati il direttore artistico Branko Sušac, la produttrice esecutiva Ivana Nataša Turković nonché l’attrice, ballerina e coreografa Amila Terzimehić di Sarajevo, che cura la regia della “rappresentazione simbolo” (si svolge dal primo anno) del PUF:, l’“Anno Domini 2023” intitolato “Anima”.

Una kermesse sempre viva
“Nonostante le innumerevoli difficoltà vissute in tutti questi lunghi anni – così Sušac –, e partendo dal fatto che si tratta di una manifestazione internazionale che porta a problemi di logistica, finanziari ecc, e poi ci ha messo lo zampino pure l’epidemia di Covid-19, possiamo affermare fermamente che… il “PUF è ancora vivo”. Sempre con un programma interessante e variegato, offerto da numerose compagnie provenienti dall’estero e da autori locali, che certamente non lascerà il pubblico indifferente. Ci sarà pure un programma di accompagnamento, grazie al quale saranno commentate delle attuali problematiche cittadine e via dicendo”.

Performance internazionali
Si inizia mercoledì prossimo quindi, al Museo storico e navale dell’Istria con la performance intitolata “Šumim i šapućem mojom Pulom” (Fruscio e sussurro per la mia Pola) ed eseguita da Enes Kišević, Robert Krbavac e lo Studio Zaro, un inno all’albero e un omaggio al vecchio platano del museo; alle 20 in sede del Teatro “Dr. Inat” (Centro sociale Rojc) si esibirà la “Gòby Dance Company” dell’Ungheria con la poesia fisica del corpo “Vibracija” (Vibrazione), mentre ad aprire ufficialmente e tradizionalmente il PUF nella prima giornata è l’“Anno Domini 2023” – “Anima”, una coproduzione croato-bosniaco-erzegovese (Piscine polesi, ore 21.30), la quale, come puntualizzato dalla regista Terzimehić, è una performance (una decina complessivamente i ballerini che si esibiranno) di danza relativa alla storia di una donna, alla sua forza e anche alla sua debolezza, alla lotta della donna attraverso le generazioni e la storia, all’unità con il “maschio”, alla sessualità, alla sopravvivenza e così via.

La danza che unisce
Il giorno successivo, nel club-biblioteca “Giardini 2”, si terrà la presentazione (ore 19) del libro “Mačkozbornik: od Baste do Catwoman (Collezione gattara: da Bastet a Catwoman)” di Paola Orlić e Suzana Marjanić; nel Soggiorno e nel cortile del Rojc invece (ore 21) si terrà la relazione-performance “Anarhiv” (coproduzione belga-croata-australiana) con la polese Ana Kuzmanović e Nick Gaffney, fondatori e coordinatori del FoAM, una rete transdisciplinare che opera nel campo dell’arte, della scienza, della natura e vita quotidiana. Il 6 ottobre nel “Dr. Inat” (ore 20) si esibirà il coreografo israeliano Michael Getman con la performance “Prve stvari” (Le prime cose), mentre al Teatro Popolare Istriano (con le spese di partecipazione di un euro per un posto a sedere), sarà di scena il performer e artista multimediale Damir Bartol (Croazia) con la performance cosmofonica “Sampladelija u noći živih umrlika”.
Alle 11 di sabato ai Giardini è in programma la performance partecipativa del PUF Off: “Nevergreen: nikad na zelenu granu” in onore dei bagolari abbattuti (nella circostanza si invitano gli interessati a portare con sé degli innaffiatori); alle 12 al “Giardini 2” interverrà nuovamente Enes Kišević con il programma “Pjesničko podne” (Pomeriggio poetico). Inoltre, alle 20 all’INK (TPI) si esibirà L’Oriantheatre Dance Company (Francia/Corea del Sud/Canada) con lo spettacolo “Nema više ptica na mojoj strani!” (Non ci sono più uccelli dalla mia parte!), un mix di danza e politica sui confini. Seguirà in piazza Re Tomislav a Veruda (ore 21.30) il “Propane-punk show”, delle compagnie artistiche MansterVille & Blackout Paradox” (della Repubblica Ceca), in parole povere un “parco di fuoco” con nuove discipline e acrobazie circensi, incantevoli coreografie “flow arts” seguite da effetti pirotecnici spettacolari. Infine, sabato prossimo (8 ottobre) all’INK si esibirà la compagnia di ballo spagnola “LaCerda” con lo spettacolo “Dvoje sami zajedno: Dolorosa – Flornecia (Due soli assieme: Dolorosa – Flornecia. A concludere quest’ultima edizione del PUF, nella chiesa-galleria “Sacri cuori” sarà la piattaforma per la ricerca, sviluppo e produzione di arti contemporanee della Slovenia “Via negativa”, che proporrà la performance ambientale “Extima: plodna zemlja” (Extima: terra fertile), interpretata dall’artista polese, con sede a Lubiana, Olja Grubić.

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