Primo vero giorno di lavoro per la Croazia in vista di Euro 2024. Domenica la nazionale si è radunata a Zagabria per poi raggiungere in serata Fiume, che ospiterà la comitiva biancorossa sino al 7 luglio, quando ci sarà la partenza alla volta di Lisbona per la prova generale con il Portogallo. In precedenza, quattro giorni prima, Rujevica sarà teatro del test con la Macedonia di Nord. A cavallo delle due amichevoli il “blitz” in Vaticano (il 5 giugno alle ore 8) per l’udienza privata da Papa Francesco.
Oggi, lunedì 27 maggio, la Croazia si è allenata nel tardo pomeriggio a Rujevica. A prendere parte alla seduta di lavoro sono stati in dodici, ovvero Ivica Ivušić, Nediljko Labrović, Domagoj Vida, Josip Juranović, Josip Šutalo, Lovro Majer, Luka Sučić, Luka Ivanušec, Borna Sosa, Marko Pjaca, Marco Pašalić e Ivan Perišić. Martin Baturina e Bruno Petković, reduci dai festeggiamenti per il titolo vinto con la Dinamo, beneficeranno ancora di qualche giorno di riposo, così come Andrej Kramarić, da poco diventato papà della piccola Eva. Il resto dei convocati si unirà al gruppo entro giovedì, fatta eccezione per Luka Modrić, Marcelo Brozović e Mario Pašalić, i quali sono attesi dagli impegni con i rispetti club e si presenteranno a Fiume il 3 giugno, proprio nel giorno dell’amichevole con la Macedonia del Nord.
Sučić: «Un sogno che si avvera»
Prima dell’allenamento a presentarsi ai giornalisti sono stati due giocatori, nella fattispecie Josip Juranović e Luka Sučić. “Il mio sogno sin da bambino è stato di poter un giorno indossare la maglia della nazionale. Ed eccomi qui. In passato sono stato convocato, salvo poi dover gettare la spugna in quanto infortunato – dice il fantasista del Salisburgo –. Adesso sto bene e sono reduce da una stagione a discreti livelli. Sono a disposizione del selezionatore se lui ritiene di aver bisogno di me. Se potrei agire da esterno destro? Non è la mia posizione naturale, però sono pronto a sacrificarmi per il bene della squadra. Ho parlato con Dalić e mi ha detto che conta molto su di me in futuro”. Sugli obiettivi a Euro 2024, Sučić aggiunge: “Le attese sono notevoli. Il primo passo sarà superare la fase a gironi. In Germania avremo il sostegno di tantissimi nostri tifosi, il che ci darà sicuramente uno stimolo extra. Sta a noi non deluderli”. Poi una battuta sul cugino Petar, che figura tra i preconvocati. “È al settimo cielo. Se l’è meritato. Adesso deve cercare di continuare di questo passo. Chi è migliore tra noi due? Non lo so, non abbiamo avuto ancora modo di confrontarci”, conclude sorridendo.
Juranović: «Non vediamo l’ora»
Quindi la parola è passata a Juranović. “In Germania si avverte già un’atmosfera di festa, tutti aspettano l’inizio dell’Europeo. E ovviamente anche noi. In quanto alle aspettative, non avvertiamo alcuna pressione. Bisogna essere prudenti, ragionare una partita alla volta e non guardare troppo avanti. Siamo perfettamente consapevoli della nostra forza e i risultati degli ultimi anni inducono all’ottimismo. Ci sarà tanta gente a sostenerci e aspetto con impazienza di vedere Berlino a tinte biancorosse. Credo che ci toglieremo tutti insieme delle belle soddisfazioni”. In tema di momento personale, il terzino dell’Union Berlino spiega: “È stata una stagione abbastanza difficile. I risultati non sono stati conformi alle attese, ma speriamo almeno di aver tratto degli insegnamenti di quanto successo. Adesso sono qui con la nazionale e muoio dalla voglia di riscatto. Se sarò ai livelli dei Mondiali in Qatar? Aspettiamo l’inizio degli Europei per capirlo”. Anche perché nel ruolo di terzino destro c’è un Josip Stanišić grande protagonista con la maglia del Bayer Leverkusen: “In nazionale siamo tutti amici, non c’è invidia. Conta la squadra, non il singolo”.
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