Fiume. Mercati cittadini, cala il prezzo delle ciliegie, ma è ancora salato

Il «ventre» della città è sempre una delle mete preferite dei numerosi turisti, interessati a conoscere uno degli angoli più suggestivi di Fiume

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Fiume. Mercati cittadini, cala il prezzo delle ciliegie, ma è ancora salato
Foto: Goran Žiković

Il ventre della città, ovvero i suoi Mercati cittadini, ieri pullulava di acquirenti e turisti, quest’ultimi scesi dalla nave da crociera ormeggiata in porto, per una visita guidata a uno dei quartieri più visitati sia dagli abitanti locali che dagli ospiti. Offerta ricca di stagione sui banconi ortofrutticoli e, finalmente, con il rientro del fermo pesca, tante le cassette di pesce azzurro in pescheria.

Foto: Goran Žiković

Per chi si occupa di orticoltura sia su appezzamenti di terra che sulle terrazze di casa e i balconi, sono in vendita in questi giorni tantissime piantine da mettere a dimora. Gli interessati possono così trovarvi pomodori, melanzane e angurie a 0,60 centesimi, rape rosse e spinaci a 0,70 centesimi, peperoni e peperoncini a 0,80 centesimi, cetrioli e meloni a 1 euro. Ci sono poi tante varietà di fiori, il cui presso va dagli 0,50 centesimi ai 5 euro.
Sulle bancarelle esterne la primavera si presenta in tutta la sua ricchezza. Le ciliegie, frutto primaverile per antonomasia, che matura tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, si trovano a 8 euro, prezzo ancor sempre elevato in rapporto a quelle vendute nei supermercati, per cui bisogna sborsare invece dai 6 ai 7 euro. Non mancano nemmeno le fragole e i meloni, giunti dalla Spagna, a 4 euro. Arrivate anche le pesche, che vengono vendute a 5 euro, le nettarine a 3-4 euro e le albicocche a 5 euro al chilogrammo. Sempre più ricercati gli agretti o “paski” il cui prezzo si aggira attorno agli 8 euro, ma si possono acquistare anche in mazzi pagando 2, 3 o 4 euro; le patate novelle si trovano a 2 euro, i cetrioli a 2,5, la cipollina a 4, varie varietà di pomodoro – dalla variante cherry a quella cuore di bue – dai 3 ai 5 euro, le zucchine a 3, la bietola a 2,5, il cavolo cappuccio a 1 e i fagiolini a 8-10 euro.

Foto: Goran Žiković

In pescheria l’abbondanza non manca, ma i prezzi sono piuttosto salati. Le sardelle costano 4 euro al chilo, le alici e i gattucci scuoiati 5 euro, i moscardini e i totani 7, le orate e i branzini 8-9, i gamberetti, i latterini e le razze 10, i naselli, tranci di squalo volpe (o pesce volpe) scuoiati e le linguattole 12, il pesce rospo 20, i calamari tra 22 e 26 euro, i tranci di salmone e i branzini di mare aperto a 26, il rombo a 27, gli scampi a 35 e, infine, i pagelli a 38 euro al chilogrammo.

Foto: Goran Žiković

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