Il Rijeka guarda già alla prossima stagione: focus su mercato, Europa e… allenatore

I fiumani sono reduci da un’annata positiva, ma resta l’amarezza per non aver vinto almeno un titolo

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Il Rijeka guarda già alla prossima stagione: focus su mercato, Europa e… allenatore
La festa in campo al termine del match con lo Slaven Belupo. Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

Alla fine è stata una grande festa, con i tifosi a invadere il campo e festeggiare i propri giocatori dopo il poker rifilato allo Slaven Belupo nell’ultima giornata di campionato. Il Rijeka ha salutato una stagione che l’ha visto grande protagonista. Il doppio secondo posto tra campionato e Coppa Croazia rappresenta un traguardo di tutto rispetto, impronosticabile a inizio stagione, eppure resta tanta amarezza per non aver messo in bacheca almeno un trofeo perché la Dinamo era attaccabile come poche volte in passato. Ora però è già il momento di pianificare la prossima stagione. Domenica scorsa i tifosi hanno osannato Željko Sopić chiedendogli di restare. Sarà ancora lui a guidare la squadra al primo raduno fissato il prossimo 20 giugno? Egli stesso ha ribadito più volte di avere ancora un anno di contratto e che i rapporti con il presidente Damir Mišković e il diesse Darko Raić-Sudar sono più che distesi, ma le voci circa il suo addio continuano a circolare, anche con una certa insistenza. In pole ci sarebbe Silvijo Čabraja, del quale si era già parlato dopo la rocambolesca “fuga” di Sergej Jakirović alla Dinamo, con la società che ha poi ripiegato su Sopić. Interpellato sulla questione Čabraja, in scadenza con la Lokomotiva, ha fatto sapere di non essere stato contattato “né dal Rijeka né da nessun altro club”. Attenzione però a Zoran Zekić, da poco silurato dall’Osijek (nel frattempo gli slavoni si sarebbero fiondati sull’italiano Federico Coppitelli, tecnico della primavera del Lecce), allenatore di grande esperienza e molto apprezzato in Croazia. Una piazza come il Rijeka potrebbe fargli sicuramente gola…

Non solo Pjaca
Per quanto riguarda invece il mercato, gli addetti ai lavori danno per scontato l’addio di Pjaca con destinazione Maksimir. Se ne parla ormai da mesi e nelle prossime settimane dovrebbe arrivare l’affondo della Dinamo, anche se molto probabilmente se ne discuterà solamente al termine dell’Europeo. L’ex ala della Juventus ha una clausola rescissoria da 1,5 milioni di euro, anche se il Rijeka ne incasserebbe solamente la metà dato che l’altra metà andrebbe al giocatore (questo prevede l’accordo). Ma Pjaca non è l’unico biancocrociato ad avere estimatori nella capitale. Agli zagabresi piacciono infatti anche Galešić e Radeljić. Naturalmente non arriverebbero in blocco, bensì solamente uno, tra chi preferisce il potenziale del giovane Galešić e chi invece l’esperienza del navigato Radeljić. Però potrebbe anche non arrivare nessuno dei due dal momento che l’obiettivo numero uno della Dinamo per il reparto arretrato è Lovren, in uscita dal Lione. Mišković dovrà necessariamente fare cassa, anche perché non l’aveva fatto durante la finestra invernale. Le offerte per i vari Labrović, Selahi, Hodža, Pašalić, Fruk, Janković e compagnia non tarderanno certamente a piombare negli uffici di Rujevica, ma sarà altrettanto fondamentale evitare uno smantellamento della rosa e al tempo stesso fare un’accurata selezione dei giocatori, come fatto l’estate scorsa da Jakirović e Raić-Sudar.

Europa League: Partizan, Ajax…
Il secondo posto in campionato ha riportato il Rijeka ai preliminari di Europa League. I fiumani entreranno in gioco dal secondo turno e saranno testa di serie al momento del sorteggio (19 giugno). In questa fase l’avversario più pericoloso sarebbe il Panathinaikos. In caso di passaggio del turno perderebbero lo status di testa di serie rischiando di pescare Ajax, Braga o Dynamo Kiev, ma anche Partizan, già affrontato nei preliminari di Champions League nel 1999 (i belgradesi passarono il turno con un complessivo 6-1). Lo stesso discorso varrebbe poi in caso di raggiungimento del play-off. Qualora invece arrivasse l’eliminazione al terzo turno, il Rijeka verrebbe retrocesso al play-off di Conference League, dove però ritroverebbe lo status di testa di serie e quindi avversari ampiamente alla portata come Dudelange, Linfield o Riga, ma anche pericolose mine vaganti tipo AEK Atene, Trabzonspor o Vitoria Guimaraes. Insomma, quest’estate il Rijeka può dare eccome l’assalto alla fase a gironi della terza competizione europea per club, a distanza di quattro anni dall’ultima volta, ovvero dal girone di Europa League con Napoli, Real Sociedad e AZ Alkmaar. Inutile dire che anche le casse societarie ne trarrebbero importanti benefici…

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