La presenza degli uomini per salvare le donne

Cittanova. Inaugurata la mostra «Viol Azioni», nell'ambito dell'11ª edizione di «Espansioni»

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La presenza degli uomini per salvare le donne
Performance del “Nordio” di Trieste. Foto: NICOLE MIŠON

La violenza sulle donne purtroppo è un argomento tristemente attuale, del quale non si intravede una fine a breve termine. Parlare, discutere, educare, sensibilizzare sono sicuramente azioni necessarie per combattere questo fenomeno ancora troppo diffuso. Consapevoli dell’importanza di dare voce a chi si oppone a questa barbarie, la Comunità degli Italiani di Cittanova e il locale Museo Lapidarium ospitano l’11.esima edizione di “Espansioni”, Rassegna d’arte contemporanea internazionale “percorsi di creatività delle donne”.
L’inaugurazione della rassegna ha avuto luogo presso il sodalizio cittanovese dove la presidente Cristina Fattori ha dato il benvenuto a tutti gli ospiti presenti, agli artisti e alle autorità: Jessica Acquavita, vicepresidente della Regione istriana in quota CNI, la vicesindaca di Cittanova per la minoranza nazionale italiana, Vivijana Fakin, la capodipartimento dei Beni culturali della Regione istriana, Lorella Limoncin Toth e la viceconsole onoraria d’Italia a Buie, Giuseppina Rajko. Acquavita ha voluto salutare tutti i presenti e ribadire l’importanza di questo allestimento per tutta la comunità, in tutela delle donne vittime di violenza.

Versi e performance
La rete “Espansioni” opera in sostegno delle donne vittime di violenza ed è stata insignita della Medaglia del presidente della Repubblica Italiana. Ester Pacor, presidente della rete, ha presentato l’esposizione di quest’anno che s’intitola “Viol Azioni” ed è suddivisa in due parti: 19 opere sono esposte presso la sala della CI di Cittanova, mentre altre 19 sono allestite al Museo Lapidarium.
In occasione dell’inaugurazione, due poetesse istriane, Martina Trento Dagostini e Natali Paoletić hanno omaggiato tutti i presenti con la lettura di alcuni dei loro bellissimi versi tratti rispettivamente dalle raccolte poetiche “Terra, Acqua, pane” e “La luna, l’onda e la fenice”.
L’inaugurazione si è poi spostata presso il Museo Lapidarium, dove sono esposte altre opere dedicate a “Viol Azioni” e in cui i ragazzi e le ragazze del Liceo artistico “Enrico e Umberto Nordio” di Trieste, guidati dai loro professori, hanno eseguito una performance intensa per fare riflette tutti sulla violenza di genere. Sono proprio i giovani la speranza per un futuro migliore. Bisogna parlare a loro, educarli, metterli di fronte a dati e fatti anche brutali, affinché si allontanino dagli stereotipi della donna oggetto e costruiscano un mondo di parità e rispetto. La professoressa Manuela Cerebuch del Liceo “Nordio” ha presentato gli studenti e i loro lavori che sono giunti alla loro terza performance itinerante, nata come un’attività didattica che però sta diventando densa di significati. “Il fare scuola fuori dalle aule sta insegnando ai ragazzi come sia importante lavorare insieme – ha spiegato la docente –. I giovani possono prende spunto partendo da qui: parlando di donne, parlando di violazioni al positivo e negativo con la presenza di tanti uomini. Queste tematiche così delicate e importanti forse saranno sconfitte perché abbiamo giovani uomini e donne che, lavorando attraverso l’arte, seminando le basi del futuro”.

Le testimonianze degli abusi
Gli allievi hanno sfilato esibendo capi di abbigliamento realizzati dai ragazzi in armonia con il tema “Viol Azioni”, mentre altre ragazze leggevano brani, poesie, testimonianze, riflessioni di persone che hanno subìto abusi di vario genere e hanno trovato la forza di raccontarli attraverso parole forti, ma necessarie, essenziali per provare quell’empatia che allontana dal sopruso. Mary Simmerling, Alda Merini, Franca Rame, sono solo alcune delle donne di cui le studentesse hanno riproposto le parole a testimonianza di quanto una violenza sia profonda e lasci tracce permanenti nella vittima, sempre che questa riesca a sopravvivere al suo carnefice.
La mostra è aperta al pubblico fino al 30 marzo 2024, si può visitare presso la Comunità degli Italiani dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, tranne il mercoledì in cui è aperta nel pomeriggio, dalle 12 alle 18. La parte dell’esposizione presso il Museo Lapidarium è disponibile invece durante l’orario di apertura dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.

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