La natura mutevole della memoria umana

Lo spettacolo «Kamikaze» del Dramma Italiano dello «Zajc» è stato presentato al Teatro cittadino di Buie

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La natura mutevole della memoria umana
Le scene sono state orchestrate in modo magistrale. Foto: ERIKA BARNABA

“Siamo sicuri di non avere nessun’altra alternativa?” è stato il quesito finale che ha interpellato la coscienza e l’anima dei presenti accorsi l’altra sera presso il Teatro cittadino di Buie per lo spettacolo “Kamikaze (Assocerò sempre la tua faccia alle cose che esplodono)”, realizzato dal Dramma Italiano in coproduzione con il Teatro Biondo di Palermo, che nelle ore mattutine ha visto la prima buiese per gli studenti della SMSI “Da Vinci” locale. Nella vibrante intersezione tra teatro e cinema, proposto in tre lingue (italiano, croato e inglese) si è manifestato quindi uno spettacolo straordinario che ha rapito gli spettatori con la sua narrazione intricata e la sua esplorazione della memoria e della percezione umana che ha portato sulle tavole teatrali la storia affascinante di una registrazione cinematografica attraverso l’arte dell’opera teatrale. L’opera ha preso vita attraverso una serie di scene magistralmente orchestrare, ciascuna immergendosi in un diverso momento cruciale della produzione e della vita del film con una trama che si è snodata attraverso l’occhio della macchina da presa, ma interpretata da attori che hanno portato le loro performance ad un livello di intensità e verità emotivamente straordinari.
Le dinamiche complesse e tensioni tra gli attori, nonché l’impegno per interpretare i personaggi in modo autentico, sono state portate in primo piano con una serie di scene intense e commoventi ma che non mancavano pure di lieve ironia. Ma ciò che ha reso “Kamikaze” veramente unico è stata la capacità di esplorare la natura mutevole della memoria e della percezione umana. Gli spettatori sono stati trasportati in mondi lontani e ricordi sepolti, mentre la linea tra realtà e finzione diventava sempre più sfocata. Firmato nella regia da Marco Lorenzi, assistito da Lorenzo de Iacovo, è un progetto di Emanuele Aldrovandi che ha visto sul palcoscenico Elena Brumini, Vittorio Camarota, Eletta Del Castillo, Aurora Cimino, Aleksandar Cvjetković, Serena Ferraiuolo, Stefano Maria Iagulli, Mario Jovev e Mirko Soldano in scenografie e costumi di Gregorio Zurla. Le musiche di Enza De Rose e Leonardo Porcile hanno fatto da contorno alle proiezioni video di Edoardo Palma e Emanuele Gaetano Forte.

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