Le saline: «l’essenza e l’oro bianco» di Pirano

Nella Sala mostra della CI di Fiume è stata inaugurata l'esposizione realizzata dai gruppi di pittura, ceramica e tecniche pittoriche della CI «Giuseppe Tartini» di Pirano

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Le saline: «l’essenza e l’oro bianco» di Pirano
Alcuni dipinti che si rifanno alla zona delle saline di Pirano. Foto: GORAN ZIKOVIC

Negli spazi della Comunità degli Italiani di Fiume è stata inaugurata ieri la mostra “Le saline di Pirano”, realizzata dai gruppi di pittura, ceramica e tecniche pittoriche della CI “Giuseppe Tartini” di Pirano. Il percorso espositivo si compone di lavori che presentano i paesaggi, la flora e la vita quotidiana nelle saline che, come spiegato dallo storico Kristjan Knez, hanno fatto la fortuna di Pirano. A salutare i graditi ospiti della CI, a nome della presidente della Comunità degli Italiani di Fiume, Melita Sciucca, è stata Irene Mestrovich, presidente del Consiglio della minoranza nazionale italiana della Città di Fiume, la quale si è detta particolarmente felice per il fatto che è stata ripresa la collaborazione tra le varie sezioni delle CI di Fiume e Pirano. Mestrovich ha ricordato che questa è la prima mostra che il sodalizio piranese porta nel capoluogo quarnerino dopo diversi anni e ha annunciato che l’iniziativa prevede anche la presenza del gruppo di ceramica “Romolo Venucci” della CI di Fiume a Pirano il prossimo settembre.

La presidente della CI di Pirano, Fulvia Zudič, si è detta molto felice di trovarsi nuovamente a Fiume e di riprendere la collaborazione con i gruppi artistici di Palazzo Modello. “Abbiamo portato a Fiume la cosa per noi più importante: il sale e le saline, in quanto riteniamo che sia compito nostro tutelare e far conoscere la nostra storia”, ha rilevato Zudič. Lo storico Kristjan Knez ha in seguito raccontato brevemente la storia delle saline, che ha definito “l’essenza di Pirano”, in quanto la città si è sviluppata proprio grazie alla produzione e al commercio del sale. Questo “oro bianco”, come definito da Knez, ha rappresentato il vero motore dei rapporti tra le coste adriatiche e grazie a esso Pirano ha avuto nel corso dei secoli un rapporto privilegiato con la Serenissima. Nel corso del tempo, però, molte saline a Trieste, Muggia e in altre zone sono pian piano scomparse, in quanto con l’incalzare della modernità le aree alluvionali sono state bonificate, prosciugate e quindi si sono estinte. Le saline della zona di Pirano sono le più settentrionali di tutta l’area mediterranea e sono importanti anche come habitat e zona umida in cui vivono e svernano tanti uccelli. “Il sale è oggi un prodotto di poco conto perché si acquista nei supermercati per pochi soldi, ma in passato, prima dell’introduzione dei frigoriferi e di prodotti surgelati, il sale faceva la differenza ed era il ‘petrolio’ della nostra zona che ha fatto la fortuna di Pirano, ma anche di Venezia”, ha sottolineato Knez, aggiungendo che il sale e i prodotti delle saline hanno avuto un ruolo anche nello sviluppo del turismo sanitario nella zona.
Il gruppo di pittura, guidato da Liliana Stipanov, è attivo dal 1988. Come spiegato da Stipanov, nell’ambito della collaborazione con le saline, ogni anno viene elaborato un tema diverso, l’acqua, il lavoro, la flora, la fauna e via dicendo. A capo del gruppo di ceramica è Lea Bernetič Zelenko, la quale ha spiegato che i lavori presentati rappresentano il tema del lavoro alle saline, la flora e la fauna, le famiglie dei salinieri. I lavori sono realizzati in diverse tecniche: raku, cotto in due colori e la tecnica degli smalti. La maestra del gruppo di tecniche pittoriche, Nada Dellore, non è potuta presenziare alla mostra, ma sono stati presentati gli acquerelli realizzati dai suoi allievi.

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