«Dimela cantando». Premiato Stefano Hering

A Pirano il Festival della canzone in dialetto istroveneto

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«Dimela cantando». Premiato Stefano Hering
I conduttori Rosanna Bubola e Daniele Kovačić. Foto: MARIELLA MEHLE

Il teatro “Giuseppe Tartini” di Pirano ha ospitato il prologo dell’11.esima edizione del Festival della canzone inedita in dialetto istroveneto “Dimela cantando”. La manifestazione è stata presentata da Rosanna Bubola e Daniele Kovačić, i quali tra una presentazione e l’altra hanno strappato più di qualche risata ai presenti. Nonostante la natura seria di una competizione canora, si è trattato in primo luogo di una serata all’insegna del divertimento, della spensieratezza e dello stare insieme.

Come spiegato dai presentatori, quest’anno sono pervenute molte più canzoni rispetto agli anni precedenti. Una prima giuria, della quale hanno fatto parte Aleksandar Valenčić, Petra Grace Zoppolato e Clio Diabatè ha selezionato 14 brani che concorrono in gara. La seconda giuria, composta da Bruno Krajcar, Elis Lovrić, Rosanna Turcinovich, Kristijan Nemet e Borna Šmer decreterà all’evento conclusivo a Buie l’autore della “meja canson” con il Premio della Giuria, il Premio per il miglior testo e quello per il miglior arrangiamento. Infine, la Giuria potrà conferire fino a tre riconoscimenti speciali.

La novità di quest’anno
La novità di quest’anno riguarda l’introduzione del voto del pubblico, che potrà esprimere le proprie preferenze tramite schede, ma sarà possibile votare anche tramite la pagina Facebook del “Festival dell’istroveneto”. La manifestazione è promossa dell’Unione Italiana, in collaborazione e con il sostegno e il patrocinio della Città di Buie, dell’Assessorato alla Cultura della Regione istriana, del Consiglio per le minoranze nazionali della Repubblica di Croazia, dell’Università Popolare di Trieste e della Regione Veneto. Lo scopo della manifestazione è quello di tutelare e promuovere il dialetto istroveneto che, nonostante sia una “lingua viva” e decretato sia in Slovenia che Croazia quale bene culturale immateriale, sta subendo un lento ma inesorabile impoverimento lessicale.
“Dimela cantando” stimola i connazionali a scrivere canzoni in “bon istroveneto” e come puntualizza il regolamento “il dialetto non è solo fisarmoniche e bei tempi andati, ma si apre a ogni possibilità. A essere apprezzate su tutte saranno le canzoni con tematiche e forme musicali contemporanee”. In quest’edizione, infatti, i testi hanno affrontato svariati temi, dall’amore, all’ecologia, al bullismo e ad altri contenuti di carattere sociale.

Presentati dieci brani
Accompagnati dal vivo da una band di ottimi e affiatati musicisti e da bravi coristi, sono stati presentati al pubblico dieci brani musicali. A rompere il ghiaccio sono stati Vlado “File” Filčić & Luciano Vrban con “Sanba per mi”, il cui testo è stato scritto da Tiziana Dabović, la musica da Luciano Vrban e l’arrangiamento da Roberto Funčić. È salito quindi sul palco Piero Pocecco proponendo un brano scritto da Sergio Settomini e arrangiato da Leonardo Klemenc dal titolo “Te penso”. Andrea Bussani ha cantato in seguito un suo brano arrangiato da Fabio Valdemarin intitolato “Le cansoni no servi a njente”, mentre la scatenata Alida Delcaro ha intonato “Un rock in mascherina” scritta da Tiziana Dabović, musicata e arrangiata da Edi Acquavita.
Daniele Ferro ha interpretato “Scatola nera”, un suo motivo arrangiato assieme a Mauro Giorgi, e Andrea Scarcia ha presentato “Me dizmèntigo”, autore tra l’altro del testo e della musica composta assieme a Paolo Amodio, Andrea Parlante, Gianluigi Destradi, anche arrangiatori assieme a Marco Sterle e Billy Curti. È stata poi la volta di Sergio Preden “Gato” con “E ve canto l’amor” di Andrea Bussani, brano arrangiato da Edi Acquavita, seguito da Sara Salvi che ha interpretato la sua canzone “Inportante” arrangiata da Mauro Giorgi. Stefano Hering ha portato “Marco a colori”, autore anche del testo, mentre la musica e l’arrangiamento sono di Maurizio Di Capua. A presentare l’ultimo brano della serata è stata Sonia con “Verità”. La cantante è autrice della musica mentre il testo è di Antonietta Benčić Petercol e di Emir Grozdanić.

Una manifestazione che cresce
In attesa del verdetto del pubblico in sala, è salito sul palco il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, il quale ha rilevato che quando, una decina d’anni fa, Marianna Jelicich Buić, ideatrice del Festival dell’Istroveneto e in seguito di “Dimela cantando” propose l’iniziativa, nessuno si aspettava che sarebbe cresciuta e avrebbe raggiunto un tale livello. Ha ricordato, inoltre, che quest’anno il Festival è stato inaugurato a Venezia a Palazzo Ferri Fini con la mostra fotografica “Buje?Buie!” con le immagini in bianco e nero di Slađan Dragojević. Ha concluso l’intervento esprimendo l’auspicio che anche quest’edizione piaccia a un pubblico quanto più numeroso alla serata finale. Nell’ambito della prima serata del Festival, il pubblico ha premiato Stefano Hering e il suo brano “Marco a colori”. Il prossimo appuntamento è in programma l’11 giugno all’Auditorium “Santa Margherita” di Venezia e la finalissima a Buie il 18 giugno.

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