La lettura, unica alternativa alla globalizzazione

Inaugurata a Pola la prima edizione del Festival della Letteratura italiana

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La lettura, unica alternativa alla globalizzazione

Da ieri, la città di Pola è più ricca di un nuovo, inedito proponimento culturale che per le proprie peculiarità ha tutte le buone prerogative necessarie a riconfermare e riaffermare la dimensione urbana multietnica e plurilingue, nonché la presenza attiva della Comunità Nazionale Italiana in loco e sul territorio. A mezzogiorno in punto si è alzato il sipario su FLIT, abbreviazione simpatica e semiseria per la prima edizione del Festival della Letteratura Italiana, evento per il quale è stato stabilito a priori che ci sarà continuità e volontà di trasformazione in proposta puntuale e tradizionale.

Mostra sulle biblioteche centrali

L’inaugurazione ufficiale del Festival alla Biblioteca civica di Pola è avvenuta in concomitanza con la vernice della mostra dedicata a “Le biblioteche centrali per le Comunità nazionali della Repubblica di Croazia”, esposizione che interpreta il valore della ricchezza rappresentata dalle lingue, dai gusti letterari e dalle culture in contatto, cui è stata data la possibilità di fare affidamento su dei servizi bibliotecari alquanto preziosi se non fondamentali per il mantenimento della loro presenza nell’area nazionale. Il merito della nascita di una rassegna che vuole cimentarsi con il recupero del giovane lettore delle scuole della CNI e della maggioranza (che studia l’italiano come lingua dell’ambiente sociale), è frutto di un felice connubio tra istituzione bibliotecaria e Comunità degli Italiani di Pola, firmatarie di un contratto di collaborazione valevole per il prossimo lustro. E mentre l’unione d’intenti è stato il presupposto che ha reso possibile attingere dalle preziose fonti di finanziamento derivanti dal Concorso culturale del Friuli Venezia Giulia, l’iniziativa e l’energia organizzativa della responsabile del Servizio bibliotecario centrale per la CNI di Pola, Liana Diković e collaboratori, è uscita allo scoperto aprendosi al pubblico con tanto di risultati.

Volontà di collaborazione

Nela Načinović, Fabrizio Radin, Liana Diković, Iva Lanča Soldić

La mostra di ieri è stata aperta da Giuseppina Rajko, vicepresidente della Regione Istriana, preceduta dal suo omologo Fabrizio Radin che in veste di rappresentante della Comunità degli Italiani di Pola ha augurato continuità e lunga vita a un evento, che sta a dimostrare come le potenzialità del territorio, l’impegno e l’intelligenza escano alla scoperto quando non vi è impedimento di sorta, ma volontà di collaborazione. L’invito formulato è quello di visitare il Festival, di incontrare validi autori italiani, di leggere e leggere, in quanto unica via di salvezza e alternativa contro i mali della globalizzazione. Più che compiaciuta la direttrice della Civica, Nela Načinović, per l’esser riusciti a completare in siffatta maniera l’offerta culturale dell’istituzione, aprendo le porte ai giovani, utenti privilegiati delle proposte del FLIT, che include nel rapporto di partenariato pure l’Università Juraj Dobrila di Pola e si avvale del patrocinio del Ministero croato della Cultura, della Città di Pola e dell’Università Popolare di Trieste. In occasione del suo discorso di saluto inaugurale, Liana Diković ha presentato i proponimenti del Festival e rivolto un cordiale saluto agli ospiti presenti, tra i quali Gianni Radaelli di Lissone, cittadino onorario di Pola, e amici. Una partecipazione più che gradita, in virtù del rapporto d’amicizia e delle tantissime letture italiane che la Biblioteca di Lissone aveva regalato per aumentare il fondo librario del Servizio bibliotecario polese.

Centri di diffusione della cultura

Quindi, dopo i complimenti agli organizzatori espressi a nome della Città dal suo vicesindaco Elena Puh Belci e una breve presentazione dei prossimi appuntamenti del FLIT da parte di Iva Lanča Joldić, bibliotecaria collaboratrice, Liana Diković si è soffermata sull’esposizione che presenta la biografia di ben 10 servizi bibliotecari centrali per altrettante etnie in Croazia: italiana, slovena, serba, ungherese, austriaca, russa, ucraina, ceca, slovacca e albanese.
“Queste biblioteche – si è rimarcato – sono importanti centri di diffusione della cultura, luoghi d’incontro e interscambio tra lingue e culture diverse. La mostra organizzata dall’Associazione dei bibliotecari croati e dal Gruppo di lavoro per le biblioteche per le minoranze è costituita da dieci espositori autoportanti, che riportano le informazioni più rilevanti di ognuno dei servizi presenti nel Paese. Uno degli obiettivi primari della mostra è quello di conferire visibilità e incentivare l’immagine comune della biblioteca stessa, portando l’attenzione su quelli che sono i suoi servizi e i suoi valori – un grande potenziale ancora da scoprire”.
Una presenza che a volte passa inosservata, ma che esiste eccome.

Servizi bibliotecari minoritari

Nell’occasione Nela Načinović ha ricordato Đurđa Mesić, consulente per le biblioteche pubbliche che negli anni ‘90 aveva avviato l’istituzione dei servizi bibliotecari minoritari sul territorio.
I primi tre nati erano quello ungherese, ceco e italiano che ora vanta 28 anni di esistenza. Per quanto concerne Pola, da uno sparuto fondo letterario costituito da non più di mille titoli italiani, oggi si è cresciuti fino a 15mila letture disponibili in versione cartacea, a cui si aggiungono gli e-book e le riviste della biblioteca digitale.
Vediamo gli odierni appuntamenti con il FLIT. Alla biblioteca civica di Pola, alle ore 9 ci sarà l’incontro con l’autore Matteo Corradini, scrittore ebraista, premio Andersen 2018, che parlerà della sua versione originale de “Il diario di Anna Frank”. Quindi la presentazione de “La repubblica delle farfalle” all’Università aperta di Buie (alle 12) per concludere l’intensa giornata nuovamente alla Civica di Pola (alle 18), sempre con Corradini e “La Shoah delle ragazze”.
Domani, 8 maggio, sarà il turno della scrittrice Giuliana Facchini con l’opera “Se la tua colpa è di essere bella” (Feltrinelli 2018), dedicata all’argomento della violenza sulle donne. Alle ore 9 sarà alla Civica di Pola e alle 12 alla Comunità degli italiani “Pino Budicin” di Rovigno.

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