Pola. Posteggi per disabili, l’abuso continua

I tassisti di nuovo conio se ne infischiano e parcheggiano sui posti riservati ai portatori di handicap. E del carro per la rimozione dei veicoli neanche l’ombra

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Pola. Posteggi per disabili, l’abuso continua

Bene, bene, bene. Ecco un esempio di “virtù” da prendere a modello. Due tassisti della nuova generazione occupano il posteggio riservato ai portatori di handicap in via Trinajstić, al fianco della Stazione degli autobus in Siana. Non che più avanti non ci siano altri posti gratuiti, a libero godimento di tutti e quindi anche dei tassisti della società Cammeo (che ora duella col servizio dei taxi tradizionale nel tentativo di conquistarsi la fedeltà della clientela), eppure si fermano proprio qua, sul posto degli invalidi, per restare più vicini alla stazione e non perdere tempo prezioso.
Ma è mai possibile? Quante volte occorrerà ripetere che i parcheggi per i portatori di handicap esistono per uno scopo preciso? Quante volte bisognerà insegnare l’ovvio a chi continua a fingere di non capire? Dove sono ora il carro attrezzi e il poliziotto di turno altrimenti così solerti nel ripulire il centrocittà dalle macchine in divieto di sosta? Vorremmo vederli più spesso all’opera anche in tutela di una categoria che non ha altre armi di difesa se non quella dell’appello alla moralità degli automobilisti indisciplinati.
Qualche anno fa, un’associazione che tutela gli interessi degli handicappati andava diffondendo volantini sui parabrezza delle automobili dei trasgressori con un messaggio di questo tipo: “Se vuoi il mio posto, ti lascio volentieri anche la mia invalidità”. Per un po’ aveva funzionato, ma ecco che siamo tornati alle pessime abitudini di prima. Invitiamo pertanto il carro attrezzi col poliziotto al seguito di allargare il raggio d’azione della loro fruttuosa caccia alle automobili in divieto di sosta anche alle vie esterne: di lavoro ce n’è più che a sufficienza, basta osservare con più attenzione.

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