Nella Galleria “Josip Račić” del Museo nazionale d’arte moderna (NMMU) di Zagabria verrà inaugurata domani pomeriggio, e si potrà visitare fino al 5 febbraio, la mostra di Stipan Tadić “The Apple shrinking”. Il titolo dell’allestimento è una parafrasi del titolo della canzone di Melvin Van Peebles “The Apple stretching”, la quale descrive la vita metropolitana di New York e che nel 1982 fu pubblicata da Grace Jones sul disco “Living my life”.

L’autore della mostra è il direttore del succitato Museo, Branko Franceschi, il quale ha selezionato le diciotto opere che compongono l’allestimento.
Si tratta di lavori su carta, oli su tela, oli su tavola lignea e dipinti su vetro, nei quali Tadić annota in un diario la trasformazione delle abitudini quotidiane dei newyorkesi durante la pandemia da coronavirus, come pure l’atmosfera diversa che si respirava nella città in quel periodo.
Le scene di vita e i ritratti della generazione di Tadić sono la parte di maggior impatto dell’opus newyorkese dell’artista, come rileva Branko Franceschi nella prefazione scritta per l’occasione nel catalogo della mostra, per cui accanto ai panorami di strade e piazze deserte, stazioni della metropolitana ed enormi palazzi residenziali immersi nella cupa atmosfera della civiltà che si è fermata, si trovano anche ritratti e alcuni autoritratti dell’artista (Autoritratto con New Jersey, Autoritratto a Chinatown, Manhattan, Autoritratto con il cibo da strada, Passeggiata attraverso Mott Street).
”Tadić – scrive Franceschi – è generalmente interessato alla realtà che lo circonda, mentre la sua spiccata perspicacia e capacità di esprimere una visione più profonda di ciò che vede l’occhio con la scelta dei motivi e della composizione nel segmento della quotidianità lo rende un eccellente cronista della vicende attuali”.