Addio allo storico Miroslav Bertoša

Spentosi all'età di 85 anni fu il primo Console generale della Repubblica di Croazia a Trieste

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Addio allo storico Miroslav Bertoša

Si è spento nei giorni scorsi a Pola all’età di 85 anni il grande intellettuale e storico Miroslav Bertoša. Nato a Belgrado nel 1938, si trasferì con la famiglia in Istria dove terminò la scuola ottennale nel 1949. Si laureò in Storia e Letteratura presso la Facoltà di Pedagogia di Pola. Terminò anche gli studi di Storia alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Zagabria. Sempre a Zagabria concluse gli studi di dottorato nel 1981. L’area principale dei suoi interessi scientifici comprendeva lo studio dei fenomeni economici, sociali, etnici, migratori, colonizzatori e antropologico-culturali in Istria (specialmente la parte veneziana) dalla fine del XV alla fine del XVIII secolo, nonché la valutazione critica del patrimonio storiografico istriano.
Fu professore ordinario, consulente scientifico, membro associato dell’Accademia croata delle Scienze e delle Arti (HAZU), nonché direttore dell’Istituto di Scienze storiche e sociali di Fiume. Dal 1995 al 1999 ricoprì l’incarico di primo Console generale della Repubblica di Croazia a Trieste. Diventò professore ordinario della Facoltà di Pedagogia (più tardi di Lettere e Filosofia) di Pola (l’odierno Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola). Dal 2003 fino al pensionamento avvenuto nel 2008 fu impiegato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Pola.
Alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Fiume insegnò “Storia mondiale del Medioevo (V-XVI sec.)” (2004-2006). In più di cinque decenni di attività pubblicò circa mille unità bibliografiche, tra cui una ventina di monografie derivate per lo più dallo studio di materiale archivistico originale. Nel 2020 fu presentato il volume “Historabilia XVI-XVIII. Il piccolo mondo dell’Istria al tempo di Venezia” il quale rappresenta un nuovo e integrato insieme di temi d’archivio, già concepiti e divulgati, che indicano nuovi punti di vista e possibilità di interpretazione. È curatore principale (accanto al prof. Robert Matijašić) dell’Enciclopedia Istriana (Istarska enciklopedija), pubblicata all’Istituto Lessicografico “Miroslav Krleža” di Zagabria (2005).
Nel 1969 gli venne conferito il premio “Mate Balota/Mijo Mirković” e nel 1990 il riconoscimento Operatore culturale della Città di Pola. Nel 1994 fu insignito di un Premio nazionale per il contributo dedicato a Bartol Kašić. Nel 2006 ricevette il Premio alla carriera della Città di Pola per il suo contributo speciale al progresso della scienza e soprattutto per aver posizionato Pola ad un livello molto alto dal punto di vista delle ricerche scientifiche.
Nel 2020 la Società umanistica Histria gli conferì il riconoscimento Summa Histriae per i meriti relativi alla carriera professionale in campo umanistico. Ottenne il premio “per gli eccezionali traguardi nell’ambito della ricerca storica relativa all’Alto Adriatico in epoca moderna che hanno aperto il campo a nuovi approcci storiografici sul passato e sul presente dell’Istria”.
Nel ritirare il premio Bertoša dichiarò che i suoi primi contatti con la storia dell’Istria si devono appunto al Capodistriano, dai cui storici venne insignito del premio alla carriera. “Per l’oggetto dei miei studi ero perennemente ospite dell’Archivio di stato di Venezia, ed ogni qualvolta mi capitava d’imbattermi in un toponimo familiare come Pinguente o Capodistria, ero certo di trovarmi a casa mia, in un territorio le cui culture si compenetrano”, disse nell’occasione.
Miroslav Bertoša è uno dei nomi più importanti non solo della storiografia croata, bensì dei Paesi di una regione più ampia, il che viene confermato negli Atti di Bertoša, pubblicati in suo onore nel 2013, per i tipi della sezione di Storia del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola.

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