La diversità e le gerarchie di potere negli ambiti artistici

Nella Galleria Kortil di Fiume è stata presentata la grande mostra che propone una trentina di opere provenienti dal Museo Nazionale d'Arte Moderna di Zagabria (NMMU)

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La diversità e le gerarchie di potere negli ambiti artistici
I quadri allestiti in attesa dell’apertura della mostra. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Anche quest’anno la Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak ci delizierà con una mostra estiva di tutto rispetto: l’esposizione intitolata “Drugost” (Diversità), concepita e poi accordata con il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Zagabria (NMMU) che, causa restauro dell’edificio, sarà fuori uso fino a metà 2026.
A introdurre l’evento sono stati la direttrice della Galleria Kortil, Ivana Lučić, la curatrice del Museo Nazionale d’Arte Moderna, Marta Radman e il direttore dell’HKD di Sušak, Edvin Liverić. I battenti della mostra, che ospiterà poco più di una trentina di opere d’arte realizzate da artisti come Miroslav Kraljević, Vlaho Bukovac, Milivoj Uzelac, Vera Fisher, Josip Račić, Vlasta Delimar, Nasta Rojc e Ksenija Kantoci, che vanno dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi, saranno aperti dalle ore 19 di domani, 12 giugno, fino al 14 settembre. “La mostra sarà dedicata non solo agli appassionati dell’arte ma anche alle visite scolastiche e accademiche che potranno trarre grande giovamento dalla fantastica e attenta selezione di queste opere d’arte. L’idea dell’NMMU di mettere in circolazione le proprie opere, che altrimenti, starebbero lontano dagli occhi degli appassionati d’arte, per molto tempo, è ottima. Alcune opere sono ben note alla gente mentre altre potranno sicuramente favorire una maggiore considerazione verso gli artisti croati e farci capire che anche a casa nostra abbiamo di cosa vantarci”, ha detto la direttrice della Galleria Kortil, Ivana Lučić. Oltre alla pittura, la mostra offre opere di scultura, fotografia, video e installazioni varie, tutte volte all’esplorazione del diverso (come suggerisce il nome del progetto) e sull’analisi dei contesti nei quali gli autori realizzavano le proprie opere: quanto hanno dovuto sottomettersi alle norme sociali e autoinfliggersi freni e censure a scapito della loro creatività. Immancabili i temi più che attuali come il femminismo, la lotta per una società inclusiva e giusta, le teorie sui generi e il mondo LGBTQI+. Radman punta molto sul dare visibilità a quegli autori mai considerati fino in fondo affrontando l’argomento delle gerarchie di potere negli ambiti artistici e le questioni riguardanti il complesso tema dell’identità umana.

Edvin Liverić, Marta Radman e Ivana Lučić.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

“Sono molto emozionata che questa mostra da me curata sia stata riconosciuta e inserita nel circuito delle mostre itineranti dell’NMMU, che comprende nel suo fondo tra le 12mila e le 13mila opere.
Sarebbe un vero peccato che il pubblico non potesse ammirarle. In un certo senso, mi sento in dovere dinanzi ai visitatori, perché l’arte, essendo un bene pubblico, dovrebbe essere sempre accessibile a tutti. Per realizzare tutto questo, non basta una buona organizzazione, ma serve un grande sforzo collettivo che coinvolge restauratori, tecnici e assistenti. Se dovessi mettere in evidenza un artista della mostra, sceglierei la pittrice Nasta Rojc. Oltre alle sue famose pitture, ha un’importanza storica per la comunità queer croata: lei e la sua compagna Alexandrina Onslow furono tra le prime a vivere apertamente una convivenza omosessuale a Zagabria prima della Seconda guerra mondiale, delineando così nuovi confini per le norme e le regole civili dell’epoca”, ha dichiarato Radman. I fondi per il progetto sono stati assicurati dal Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia, dalla Città di Fiume e altri partner.
Il prezzo del biglietto ammonterà a 4 euro per le persone maggiorenni e di 2 euro (al di sotto dei 18 anni). La Galleria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Il sabato dalle 10 alle 13.

I manifesti dell’esposizione.
Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

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