Il Collegium Musicum Fluminense celebra il 35º anniversario

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Il Collegium Musicum Fluminense celebra  il 35º anniversario
David Stefanutti. Foto: Roni Brmalj

Nella da poco rinnovata cappella dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria, in seno al Convento dei domenicani di San Girolamo, in piazza della Risoluzione fiumana, avrà luogo lunedì, 26 dicembre alle ore 10 il concerto del Collegium Musicum Fluminense intitolato “Natale barocco”, con il quale l’ensemble fiumano celebrerà i 35 anni di attività.
Presente ai maggiori Festival
Il complesso, che si occupa in prevalenza di musica del Settecento e si esibisce con repliche di strumenti antichi, venne fondato nel 1987 su iniziativa dell’oboista Branimir Rizoniko e del violoncellista David Stefanutti presso la Comunità degli Italiani di Fiume. Il repertorio dell’organico si basa sulle opere di maestri barocchi e su musiche un po’ meno note del periodo, come pure su quelle di compositori croati. Nel corso degli anni, l’ensemble si è esibito in circa duecento concerti in Croazia e all’estero, in prevalenza in Italia, e ha preso parte a diverse manifestazioni ed eventi culturali. Durante la Guerra patriottica, si è esibito in diversi “Concerti per la pace” in Croazia e in Italia e ha organizzato un concerto memoriale dedicato ai difensori che hanno perso la vita nei combattimenti. Collegium Musicum Fluminense si è presentato regolarmente anche a concerti di carattere umanitario, mentre a livello nazionale ha partecipato a tutti i più importanti Festival legati alla musica antica: “Le serate musicali a San Donato” di Zara, il Festival barocco di Zagabria e le Serate musicali di Varaždin.
I premi ottenuti
Il Collegium Musicum Fluminense è stato il primo ensemble in Croazia a cimentarsi nell’esecuzione della musica barocca in maniera autentica. Il complesso ha inciso due CD, di cui il primo è stato registrato a Zagabria, mentre il secondo è frutto del premio ottenuto nel 2002 al Concorso di arte e cultura “Istria Nobilissima” e si intitola “Dal XVI secolo allo stile galante, dall’Istria verso l’Europa”. L’ensemble è stato insignito del diploma “Milka Trnina” nel 2002 e della targa dell’Associazione nazionale dei musicisti nel 2012, in occasione dei 25 anni di attività artistica. Nel 2009 ha partecipato all’esecuzione della prima opera barocca a Fiume: “The Fairy Queen” di Henry Purcell a Teatro Fenice. L’ensemble porta il nome latino di Fiume risalente al XIII secolo, Flumen.

Il concerto avrà luogo nella cappella dell’Immacolata nel Convento dei domenicani. Foto: Željko Jerneić

Canti popolari natalizi
In una breve chiacchierata, il direttore artistico del complesso, David Stefanutti, ha ripercorso le tappe più importanti nella storia dell’illustre ensemble, che è ancora oggi un fenomeno più unico che raro sulla scena musicale nazionale e ha presentato il programma che verrà proposto al concerto di Natale il prossimo lunedì.
“Il programma del concerto sarà incentrato su musiche in qualche modo legate al Natale, il che mi sembra una scelta logica, vista la data in cui ci esibiremo – ha spiegato Stefanutti -. Inizieremo con la Sinfonia di Natale n. 2 di Michel Corrette (1707-1795), che si basa su canti popolari natalizi francesi, al quale farà seguito il celebre Concerto grosso op. 6 n. 8 ‘Fatto per la Notte di Natale’ di Arcangelo Corelli (1653-1713) e concluderemo con la Suite n. 3 BWV 1068 di J.S. Bach (1685-1750), che non è un brano propriamente natalizio, ma ha un carattere festivo che comunque si adatta all’occasione. Gli eventuali bis saranno pure legati alle festività natalizie. Ci esibiremo nella cappella dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria, dove venne battezzato nientedimeno che il grande compositore fiumano Ivan de Zajc, per cui abbiamo deciso di proporre, se il pubblico richiederà un bis, una sua composizione natalizia, intitolata ‘Offertorio pastorale’”.
Portare avanti un’attività artistica per 35 anni non è cosa da poco. È soddisfatto dei risultati ottenuti nel corso degli anni? Quante cose sono cambiate?
“Ultimamente abbiamo rinnovato quasi completamente l’ensemble, in quanto diversi membri hanno deciso di lasciare il Collegium. Al loro posto sono giunti musicisti giovani e bravissimi e dei membri originali siamo rimasti soltanto Tea Grubišić, Valter Veljak ed io. Purtroppo, qualche anno fa è scomparso il nostro caro Roberto Haller, che suonava il clavicembalo. Era difficile trovare una persona altrettanto capace che potesse sostituirlo, ma ora per fortuna abbiamo il nostro bravissimo Ivan Bošnjak. Nel corso degli anni abbiamo ottenuto dei risultati notevoli. Il mio sogno era quello di suonare strumenti barocchi, anche se ora non lo facciamo più perché ciò richiede molto più tempo da dedicare allo studio del repertorio. Per questo tipo di strumenti ci vuole molta dedizione, mentre purtroppo ciascuno di noi ha altri impegni e suona al teatro o lavora in una scuola di musica. In Croazia non si può vivere suonando esclusivamente uno stile musicale, purtroppo. Nonostante ciò, in 35 anni abbiamo fatto tantissimi concerti, soprattutto in Italia e Slovenia.
Tornando agli strumenti barocchi, abbiamo fatto costruire in Italia il nostro clavicembalo, che è una replica dello strumento settecentesco di Giovan Battista Giusti. Il clavicembalo è il cuore dell’ensemble e ritenevo indispensabile procurare questo strumento. Il primo clavicembalo che utilizzavamo nelle nostre esibizioni è ancora custodito nella Comunità degli Italiani, in seno alla quale il nostro ensemble si è costituito. All’epoca, il presidente della SAC ‘Fratellanza’, che ora non porta più questo nome, era Aldo Bressan, il quale riuscì ad acquistare il clavicembalo grazie ai fondi dell’allora UIIF (oggi UI) – UPT. Il Collegium Musicum Fluminense venne costituito a dicembre del 1987 e già nel 1989 avevamo a disposizione il clavicembalo. Un grande aiuto con le repliche di strumenti antichi ci aveva fornito all’epoca anche la compianta Silvana Vlahov, che ci diede una mano non soltanto da punto di vista finanziario, ma anche morale, in quanto organizzò il nostro primo concerto a Palazzo Modello tramite il Consiglio per le minoranze della Regione litoraneo-montana”.

Il Convento dei domenicani. Foto: Željko Jerneić

Un sogno diventato realtà
Perché la scelta di fondare un ensemble dedicato esclusivamente alla musica barocca?
“Già dall’epoca degli studi avevo il desiderio di fondare un ensemble di questo tipo. In Croazia non esisteva nessun ensemble del genere. Mi piace la ritmica di questa musica ed è una grande soddisfazione suonarla, soprattutto con gli strumenti antichi, perché mi sembra di essere entrato in una macchina del tempo. Mi sento a mio agio suonandola. Mi affascina particolarmente il barocco francese, che è molto specifico e possiede un proprio stile, determinati manierismi che vanno studiati e ricostruiti in maniera approfondita”. Del Collegium Musicum Fluminense fanno parte Tea Grubišić e Borna Buger (primi violini), Nataša Veljak e Nika Anić (secondi violini), Maja Veljak (viola), Valter Veljak (contrabbasso), Ivan Bošnjak (clavicembalo) e, ovviamente, David Stefanutti al violoncello.

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