Fiume. Il Museo civico continua a essere senza direttore

Con 14 i voti a favore, 10 astenuti e 5 contrari, il candidato Dario Kulišić non viene nominato f.f. dell'ente fiumano. Ora la parola al ministro della Cultura e dei Media, Nina Obuljen Koržinek

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Fiume. Il Museo civico continua a essere senza direttore
Kristian Čarapić. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Si è tenuta ieri la 17.esima seduta del Consiglio cittadino di Fiume, il quale ha discusso numerosi temi di attualità, tra cui pure la nomina a direttore facente funzione del Museo civico, dello psicologo di Ragusa, Dario Kulišić. A presentare il candidato è stato il presidente del Consiglio di amministrazione, Petar Petrinić, il quale ha esposto tutte le ragioni per cui Kulišić è stato considerato idoneo per questa mansione e ha sottolineato più volte il fatto che Kulišić è stato votato all’unanimità sia dal CdA che dal Consiglio professionale del Museo. Un altro punto a favore del candidato, a sua detta, è il fatto di aver dichiarato di non voler rimanere a lavorare nel Museo civico, ma che cederà volentieri il suo posto al nuovo direttore, una volta che verrà scelto. In questo modo non solo non rappresenta una concorrenza ad altri potenziali interessati, ma è pure una persona che gode il sostegno sia del fondatore che dei rappresentanti dell’ente.

Un candidato che non soddisfa
Il primo consigliere a prendere la parola è stato Nebojša Zelič di “Možemo”, il quale ha spiegato che anche se alla scorsa seduta ha sostenuto la proposta del CdA di nomina di Sabrina Žigo, questa volta sarà astenuto perché è stata messa in forse la legittimità del CdA, ovvero della nomina dei suoi membri da parte del sindaco. Allo scorso incontro la scelta è stata comunque fatta tra candidati altamente qualificati ed esperti, mentre questa volta si sceglie una persona invitata dalla politica a svolgere questo incarico. Kulišić, a parere di Zelič e del suo partito, è un candidato non idoneo e la soluzione di questo problema non è tirare in ballo il ministro della Cultura e dei Media, ma trovarne uno migliore. In conclusione del suo intervento Zelič ha invitato l’opposizione e tutti quelli che avevano votato contro Žigo a districare ora la situazione.

Il problema della professionalità
Il consigliere indipendente Davor Štimac ha parlato dell’assurdità di una situazione nella quale da una parte si ribadisce ripetutamente la necessità di trovare una persona all’altezza di questo incarico e dall’altra si scegliere uno psicologo che fino ad ora ha lavorato in una Casa della salute e fa lo psicologo nell’azienda Optimamed, sezione di Ilok, che lavora con i club sportivi. D’altra parte il candidato non ha presenziato alla seduta e quindi non si sa se il CdA abbia effettuato un colloquio con lui o no, motivo per cui è inaudito pensare di metterlo al timone del Museo civico di Fiume. Kristian Čarapić (SDP) ha risposto di non credere che Kulišić non sia qualificato.
“Innanzitutto Kulišić non è stato scelto come direttore, ma solo come un sostituto temporaneo – ha illustrato -. In secondo luogo vediamo che esistono dei problemi nel collettivo e una persona dall’esterno contribuirebbe a sedare questi conflitti. Proprio per questo motivo non credo che sia una scelta malvagia nominare uno psicologo a svolgere questo incarico, tanto più che si tratta di una persona che ha una grande esperienza anche in campo economico e finanziario.
Alla scorsa seduta del Consiglio cittadino si osannava il parere del Consiglio professionale e ora che, sia il CdA che il Consiglio professionale e quello dei lavoratori hanno appoggiato Kulišić, la politica ci mette lo zampino. Ciò vuol dire che sia i professionisti, che il fondatore hanno finalmente trovato una soluzione”.

La lettura del sindaco
La parola è stata presa pure da Marko Filipović, sindaco di Fiume, il quale ha dichiarato di dover assolutamente intervenire perché è incredibile che nessuna proposta venga approvata.
“Quando era stata proposta una curatrice del Museo civico, tra l’altro altamente qualificata e con una ricca esperienza, la critica era che non gode del sostegno dei dipendenti – ha affermato Filipović -. Ora che i dipendenti hanno sostenuto un candidato esterno, viene tirato in ballo il tema della professionalità. Ditelo chiaro e tondo che la vostra non è sincera preoccupazione per le sorti del Museo, ma soltanto un gioco politico. È stato affermato pure che l’attuale direttore, Ervin Dubrović, si è espresso a sfavore di Kulišić. Io mi chiedo perché debba essere rilevante il suo parere se nessun direttore può scegliere chi lo succederà”.
L’indipendente Iva Rinčić si è rivolta ai presenti per dire che l’attività museale cittadina è stata messa in secondo piano. I membri del CdA hanno votato per Kulišić senza conoscerlo e avendolo sentito nominare per la prima volta proprio in occasione della seduta, alla quale erano presenti, tra l’altro, pure il vicesindaco Sandra Krpan e un avvocato. Secondo Rinčić si tratta di una messa in forse dell’autonomia decisionale del CdA, che porterà a una crisi nella gestione non solo del Museo, ma di tutta la Città.

Krpan: «Atti da riscrivere»
Il vicesindaco Sandra Krpan, sentendosi chiamata in causa, ha risposto alle critiche affermando che le qualifiche di Kulišić sono in sintonia con la legge che prescrive la nomina dei direttori facente funzione.
“Abbiamo proposto una candidata altamente qualificata ed è stata rigettata – ha dichiarato Krpan -. Ora, grazie anche al sostegno dei dipendenti, con i quali abbiamo un ottimo rapporto, abbiamo scelto un’altra persona che non va ancora bene. Devo dire che il direttore Ervin Dubrović, lungi dall’essere la persona ideale per questo incarico, ci lascia un Museo ai margini della legalità, con lo Statuto, i Regolamenti e una serie di atti che non sono in sintonia con la Legge sui musei del 2018. Tutti i musei avevano 120 giorni per modificare la documentazione e al Museo civico di Fiume non è stato fatto niente, per non parlare del fatto che l’ultima revisione dei reperti museali è stata fatta nel 2014, anche se si dovrebbe fare ogni cinque anni. Visto che il nuovo direttore deve risolvere al più presto questi problemi di carattere amministrativo e non museale, penso sia importante scegliere Kulišić, anche perché non dobbiamo permettere che il Museo civico di Fiume resti senza direttore. In risposta alle critiche rivoltemi affermo anche che in quanto rappresentante del fondatore ho il diritto di partecipare a tutte le sedute del CdA”, ha concluso Krpan. Nonostante l’accorato intervento sono stati soltanto 14 i voti a favore di Kulišić, mentre 10 consiglieri erano astenuti e cinque contrari. Il Museo civico di Fiume, dunque, resta senza direttore. Ora la parola va al ministro della Cultura e dei Media, Nina Obuljen Koržinek.

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