«Eppur si muove», l’arte nel periodo del lockdown

Alla Galleria «Juraj Klović» sono in visione i lavori degli studenti dell’ultimo anno di Pedagogia artistica e di altri corsi dell’Accademia di Arti applicate di Fiume

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«Eppur si muove», l’arte nel periodo del lockdown

“Eppur si muove”, la famosa frase di Galileo Galilei, descrive il percorso espositivo presentato alla Galleria “Juraj Klović” così come lo hanno immaginato gli studenti e i professori dell’Accademia di Arti applicate di Fiume. Anche se venne pronunciata in un contesto completamente diverso, il passare del tempo ha modificato leggermente il suo significato diventando espressione di speranza e ottimismo. Come spiegato dalla prof.ssa Katarina Rukavina, storica d’arte dell’Università di Fiume, la storia ci insegna che le crisi stimolano la crescita e la creatività. Ne è una prova proprio l’arte, dal momento che tutta la sua storia è segnata da crisi e dal loro superamento.

Katarina Musap: ciclo di stampe “Disperazione”

Circostanze straordinarie
Nonostante le circostanze straordinarie che ci ha portato il 2020, la mostra di lavori degli studenti dell’ultimo anno di Pedagogia artistica e di Arti applicate all’Accademia fiumana, che è una manifestazione tradizionale in seno a quest’istituzione accademica, è stata comunque organizzata. “A differenza delle mostre precedenti, questa è particolare in quanto la maggior parte dei lavori è nata ai tempi di lockdown, in una situazione senza precedenti – scrive la prof.ssa Rukavina -. Le lezioni si svolgevano in prevalenza online, il che ha rappresentato una grande sfida per i professori e gli studenti dal momento che l’arte richiede l’apprendimento di competenze e nozioni che è possibile trasmettere soltanto tramite l’insegnamento diretto, in uno spazio reale”, ha spiegato la prof.ssa Rukavina.

Toni Živković: “Ostacoli urbani”

Vasta gamma di tecniche
Ogni mostra studentesca è caratterizzata da una vasta gamma di tecniche, materiali, temi, forme, approcci, metodologie e media, il che non sorprende essendo il progetto espositivo un’occasione per gli studenti per presentare le competenze acquisite durante gli studi. Di conseguenza, nell’ambito dell’allestimento sono stati proposti lavori eseguiti nelle tecniche tradizionali, ovvero dipinti, sculture, stampe, nonché mosaici e oggetti, mentre sulla pagina web dell’Accademia è possibile ammirare esempi di nuovi media, illustrazioni, fumetti, disegno sperimentale, scenografie, costumi, comunicazioni visive e design.

Omar Lović: “Senza titolo”

Predominano temi figurativi
Nei lavori predominano temi figurativi, seguiti in minor misura da opere astratte. Anche se non sono legati da un concetto o criterio comune, i lavori sono la traccia di una generazione che nel 2020, un anno segnato dalla pandemia, dalla conseguente crisi e devastazione economica globale, era pronta per fare i primi passi nel mondo del lavoro. Le nuove circostanze – spiega la prof.ssa Rukavina – mettono in discussione il metodo e il senso dell’insegnamento dell’arte figurativa. Anche se alcuni dei lavori proposti tematizzano la situazione attuale, l’allestimento nel suo insieme è una testimonianza della maturità artistica degli studenti e molti sorprendono per l’originalità e la freschezza dell’espressione e della forma. Gran parte dei lavori si distingue per l’impegno sociale, che sia questo la preoccupazione per la plastica che invade i mari e gli oceani, un commento delle rivolte sociali nelle quali le forze dell’ordine vengono percepite come un nemico, o l’apprensione per il risorgere di movimenti estremisti di destra che minacciano le società democratiche.

Flora Jerković: “Il calabrone”

Alta qualità artistica
Il progetto espositivo è una prova dell’alta qualità artistica delle opere esposte ed una testimonianza della vita che continua a scorrere anche quando a prima vista sembra che tutto si sia fermato. La mostra preannuncia una serie di eventi artistici con i quali verrà celebrato il 15.esimo anniversario della fondazione dell’Accademia, ma che verranno realizzati in un secondo momento, quando sarà possibile festeggiare senza restrizioni antiepidemiche. All’esposizione si sono presentati Niko Bravarić, Omar Lović, Tereza Vukić, Toni Živković, Nora Xharrahi, Kristina Kraljević, Karlo Laić, Ivan Liverić, Irena Stanović, Ivan Namjesnik, Danica Baf, Flora Jerković, Vedrana Cah, Ana Lukina, Mirna Žerjav, Nikolina Kadić, Josipa Baljak, Nikolina Janjić, Roni Kostadina, Mateja Majcen, Lora Prodanović, Ornela Domijan, Katrina Musap, Ivana Sikirić, Daria Stanko e Magdalena Vukalović.

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