CNI. Gara d’italiano: alla riscoperta dei valori della scrittura

All'appuntamento tenutosi nella SE di Dignano e promosso dall'Unione Italiana, hanno partecipato 72 alunni in rappresentanza di 14 scuole elementari e 7 medie superiori

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CNI. Gara d’italiano: alla riscoperta dei valori della scrittura
Gli alunni durante la Gara d’italiano. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La Scuola elementare di Dignano e la vicepreside Fabiana Lajić hanno fatto gli onori di casa alla Gara di italiano per le scuole della Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia, la prima indetta dopo tre anni di pausa forzata dovuta alla pandemia e alle sue ripercussioni sulla scuola pubblica. Si sono presentati all’appuntamento promosso dall’Unione Italiana (in collaborazione con il nostro mensile per ragazzi “Arcobaleno” per le scuole elementari) 72 alunni in rappresentanza di 14 scuole elementari e 7 medie superiori italiane, che sono stati divisi in quattro gruppi, due per le due categorie di competizione: le settime, le ottave (e le none per la Slovenia) da un lato, e le superiori dall’altro, chiamati a svolgere un tema a scelta su tre proposti in base all’età e alle aspettative del livello di preparazione.

Da colori e lettere…
I ragazzi più piccoli hanno avuto a disposizione i titoli: “Se la mia vita fosse un colore…” (traccia: “I colori sono fondamentali nella nostra vita e spesso i colori dei nostri vestiti e di altre cose che ci appartengono esprimono la nostra personalità e i nostri stati d’animo. Se ora dovessi rappresentare la tua vita con un colore sceglieresti…”), “Gentile sindaco…” (traccia: “In una lettera al sindaco della mia città espongo un’idea specifica o una serie di proposte per migliorare il mio quartiere o la mia città”) e “Mi guardo allo specchio e vedo…” (traccia: “Riflessioni davanti e dietro allo specchio: esplorando la mia immagine oltre le apparenze”).

…a musica e parità di genere
I ragazzi più grandi hanno avuto modo di scegliere invece tra i seguenti titoli: “Il numero di cose che possediamo è esagerato rispetto alla possibilità che abbiamo di usarle. Si ha la sensazione di avere vite troppo piene, case troppo colme di oggetti. Il tempo per usare il tutto invece non è mai sufficiente”, “La canzone d’autore italiana: una storia di tradizione, ma anche di innovazione. L’importanza della parola in musica tra strumento di protesta sociale e immagine dell’identità nazionale” e “L’evoluzione della parità di genere: dalle forme di discriminazione all’eccesso di parificazione delle identità di genere nella società occidentale contemporanea”.
Una varietà di aree tematiche davvero esaustiva, che abbraccia quasi tutti i campi d’interesse giovanili tranne forse quello della tecnologia. Gli argomenti spaziano infatti dalla cultura ai consumi, dall’introspezione alla contemplazione della società e delle sue coercizioni, dalla cultura all’amministrazione del territorio, dalla moda alla musica, e naturalmente, uno su tutti: l’argomento del linguaggio in quanto tale perché abbraccia tutti gli altri ovvero perché nulla che riguardi l’uomo è estraneo al linguaggio.

Studiare per cambiare il mondo
Prima di passare in aula per la prova di scrittura, promotori, patrocinatori e autorità hanno rivolto le loro parole di benvenuto e di buon auspicio ai ragazzi. “Se siete qui, vi siete già distinti nella scrittura e nello studio della lingua”, ha detto Fabiana Lajić e Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana, non ha potuto fare a meno di confermarlo: “Già il fatto che siate qui vi rende vincitori, ma un consiglio ve lo devo dare: studiate anche se richiede sforzo e tempo. La fatica paga: leggere, scrivere, sapersi esprimere, essere in grado di capire come funziona il mondo aiuta a diventare persone responsabili. Lo studio costa fatica, ma nello studio c’è tanta soddisfazione che ripaga ogni investimento”. Da parte di Diriana Delcaro, vicesindaco di Dignano in quota CNI, un suggerimento sulla stessa lunghezza d’onda: “Siete qui, vuol dire che siete i più bravi, ma non basta. Mettendovi alla prova in questa gara di scrittura dimostrate quanto sia importante la nostra lingua, quanto piacere si abbia nel parlarla, nello scriverla e nel viverla”. Tra gli oratori anche Patrizia Pitacco, responsabile del Settore scuola della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, che ha trasmesso ai ragazzi le regole della competizione, la quale torna a svolgersi dopo ben tre anni di pausa forzata, questa volta solo eccezionalmente in primavera, mentre dalla prossima edizione l’appuntamento con l’italiano tornerà a essere esclusivamente autunnale. Quest’anno, dunque, per noti motivi (pandemia e postumi), la Gara si svolgerà due volte a distanza di pochi mesi.

Visita alla cittadina
I risultati del concorso saranno noti in giugno, quando il mensile per ragazzi “Arcobaleno” pubblicherà il servizio con i nomi dei vincitori e le motivazioni delle due giurie in carica. Per i 24 insegnanti mentori è stata organizzata una visita guidata a Dignano con itinerario ridotto, ma denso di nozioni sulla storia della località, i suoi numerosi edifici di culto, il patrimonio architettonico gotico veneziano, la prima centralina elettrica in Istria e il fatto che oggi, pur essendo un’area precipuamente agricola (olivicola) è anche un centro di propagazione delle tecnologie e delle telecomunicazioni. I docenti si sono quindi riuniti in collego a Palazzo Bradamante, sede della Comunità degli Italiani di Dignano, per riprendere il filo del discorso lasciato in sospeso con la pandemia. Dopo lo svolgimento del tema, i ragazzi hanno visitato l’Ecomuseo, che in prossimità della scuola gestisce una fattoria didattica molto amata dai bambini e dai turisti.

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