«Benvenuta Primavera» a suon di musica

Il Maestro Petar Matošević ha accompagnato il pubblico in un viaggio attraverso la musica del XX secolo

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«Benvenuta Primavera» a suon di musica
L’orchestra da camera istriana al CMC diretta dal M. Petar Matošević. Foto: Erika Barnaba

Nel cuore della primavera, quando i fiori sbocciano e il tepore del sole risveglia la natura, l’Orchestra da camera istriana ha regalato al pubblico un concerto straordinario intitolato “Benvenuta Primavera”. Sotto la direzione del Maestro Petar Matošević, direttore d’orchestra, arrangiatore e sassofonista, questo ensemble ha trasportato il pubblico in un viaggio musicale attraverso i secoli, presentando un repertorio magistrale che ha toccato le corde dell’anima. Quello di sabato è il primo concerto organizzato dal Centro per le manifestazioni e la cultura (CMC) di Cittanova nell’ambito del nuovo ciclo di concerti di musica classica intitolato “Quattro stagioni”, ispirato al noto brano dell’omonima opera di Vivaldi. Dopo il primo, dedicato alla primavera, quindi i prossimi danno appuntamento nei primi giorni delle prossime stagioni: estate, autunno e inverno.

Celebrazione della primavera
Il concerto è iniziato con le vibranti note della celebre “Primavera”, prima opera de “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, che ha portato un’esplosione di vitalità e gioia primaverile nell’aria. Le armonie delicate e le melodie vivaci hanno incantato l’uditorio, anticipando l’atmosfera che avrebbe pervaso l’intera serata. Il programma è poi continuato con le opere senza tempo di Wolfgang Amadeus Mozart, che ha aggiunto un tocco di grazia e raffinatezza al concerto. Le composizioni mozartiane hanno dimostrato la maestria dell’Orchestra da camera Istriana nel portare in vita il genio musicale del compositore austriaco, incantando gli spettatori con la loro bellezza senza tempo. Oltre alle opere più conosciute, l’orchestra ha offerto al pubblico un viaggio attraverso la musica del XX secolo con le opere di Ottorino Respighi, Jean Sibelius ed Edward Elgar. Il momento culminante della serata è stata la performance straordinaria del violinista italiano Eliseo Baldizzi, ospite speciale. Con la propria virtuosità e passione, Baldizzi ha dato vita alla musica con una profondità ed un’emozione straordinarie, catturando l’attenzione e l’ammirazione di tutti i presenti. Insieme, l’Orchestra e Baldizzi hanno creato un’esperienza musicale che ha trascinato il pubblico in un mondo di bellezza e meraviglia. Con ogni nota hanno celebrato la bellezza della primavera e la potenza universale della musica, lasciando un’impronta indelebile nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare a questo concerto straordinario.

Un maestro trasversale
Con questo di sabato, il Maestro Matošević ha diretto più di 110 concerti tra Italia, Slovenia, Serbia, Austria e Croazia e, sotto l’influenza del suo maestro, Marco Angius, si sta specializzando nella direzione del repertorio contemporaneo. È laureato in Pedagogia musicale all’Accademia di musica dell’Università “Juraj Dobrila” di Pola e in direzione d’orchestra e coro al Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. Quindi, questo talentuoso Maestro si rivela un autentico gioiello in quanto la sua influenza spazia dall’ispirazione dei musicisti alla creazione di arrangiamenti unici, incanalando la bellezza della musica in un’esperienza straordinaria per tutti dimostrandosi custode dell’interpretazione, traducendo le note del pentagramma in emozioni tangibili. Con il suo tocco magistrale, trasforma un insieme di strumenti in un’unica voce che cattura l’essenza di ogni composizione. Difatti ha collaborato con varie orchestre sinfoniche, giovanili, di fiati, ensemble e cori, tra i quali l’Orchestra Filarmonica del teatro Verdi di Trieste, l’Orchestra sinfonica del Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, la FVG Orchestra, la Trieste Early Jazz Orchestra, la ‘SO-DO El Sistema Croatia Symphony Orchestra’ ed altri. Attualmente, oltre che ricoprire il ruolo di direttore artistico dell’Orchestra da camera Istriana e dell’italiana “Borderless Youth Symphony Orchestra”, collabora regolarmente con il Tergeste Ensemble (Italia), la PorFil Orchestra, l’orchestra di fiati “Naša Sloga” di Babici e nell’ultimo anno ha assunto pure la dirigenza del gruppo vocale femminile “Cittanova vocalensemble” della Comunità degli Italiani di Cittanova.

Il Maestro Petar Matošević.
Foto: Erika Barnaba

Prime assolute mondiali
Nel suo repertorio vanta la direzione di brani di compositori contemporanei italiani, francesi, croati e americani con varie prime assolute mondiali come quelle delle opere “Malombra” (F. Colassanto) al teatro G. Tartini di Pirano, “Cassandra, in te dormiva un sogno” (M. Podda) per il teatro Coccia di Novara, l’opera “Galileo’s journey” (I. Fedele), prima rappresentazione europea del film muto ‘’The return of Draw Egan’’ (A.B. Fisher) e altri titoli importanti come l’opera “Historie du soldat” (I. Stravinsky) e la “Suor Angelica” (G. Puccini). Nel territorio, la presenza di un tale talento musicale è un vero e proprio tesoro. I suoi contributi non solo arricchiscono le performance locali, ma anche la cultura e l’identità della comunità. Sia che si tratti di dirigere un concerto, arrangiare una nuova composizione o esibirsi sul palco, la sua presenza è una fonte di ispirazione e gioia per tutti coloro che hanno l’onore di ascoltarlo.

Il violinista Eliseo Baldizzi.
Foto: Erika Barnaba

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