
È stato avviato con un evento di alto valore artistico, nella Cattedrale di San Vito a Fiume, il ciclo di concerti KONCI.HR organizzato dall’Associazione nazionale degli organizzatori musicali (HUGO) in collaborazione con diversi partner in tutta la Croazia. Il concerto che ha inaugurato il progetto è stato organizzato in collaborazione con il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” e ha visto l’esibizione del Coro della Radiotelevisione croata (HRT) diretto dal Maestro Tomislav Fačini, con in veste di solisti il soprano Marija Kuhar Šoša, il mezzosoprano Martina Gojčeta Silić, il tenore Stjepan Franetović e il baritono fiumano Robert Kolar, i quali hanno eseguito un brano emblematico nel campo della musica vocale croata, la maestosa “Hrvatska misa” (Messa croata) di Boris Papandopulo.
Un esempio eccellente di musica sacra
La “Messa croata” in Re minore, op. 86, venne composta nel 1938 e Papandopulo la dedicò alla Società corale croata “Kolo” di Zagabria, la quale la eseguì per la prima volta nella sede dell’Istituto musicale croato, nel 1942. Sotto la direzione del compositore stesso, la “Messa croata” vide in veste di solisti Vilma Nožinić, Marijana Radev, Zlatko Šir e Milivoj Kučić. Lo stesso anno questa composizione di Papandopulo venne premiata come “l’opera migliore nel campo degli oratori”. Dopo la Seconda guerra mondiale, la Messa croata venne relegata al dimenticatoio e soltanto nel 1983 venne riproposta dal Coro accademico “Ivan Goran Kovačić” di Zagabria. Ci fu un tentativo di eseguirla nel 1972 a Spalato, ma il progetto non andò in porto in seguito a pressioni politiche. La “Messa croata” fece ritorno nei repertori corali negli anni Novanta ed è riconosciuta come una delle opere più rappresentative della musica corale croata del XX secolo, ma è anche un esempio eccellente di musica sacra, la cui maestosità ed elevata spiritualità scaturiscono da ogni nota.
Un importante apporto
Anche Papandopulo fu consapevole dell’importante apporto di questo brano musicale alla musica sacra corale della Croazia, in quanto scrisse nel programma di sala della prima esecuzione della Messa croata, il 1º aprile 1942, che “secondo la mia modesta opinione, questa Messa croata è ideata e concepita musicalmente in maniera particolare e individuale e spero che contribuirà almeno in una piccola parte alla costruzione del nostro repertorio corale, ma soprattutto di quello corale sacro”.
Tutte le qualità di questo magnifico brano corale sono emerse nello splendido ambiente della Cattedrale di San Vito, caratterizzato da una bella acustica, nell’esecuzione del bravissimo Coro della Radiotelevisione croata (HRT) diretto dal gesto misurato e sensibile del Maestro Tomislav Fačini. La Messa croata – “croata” perché il testo della liturgia è cantato in croato – è suddivisa in sei parti – Gospode, pomiluj, Slava, Vjerovanje, Svet, Blagosloven, Jaganjče Božji – e dura circa un’ora. Si tratta di una composizione “a cappella” molto esigente, in primo luogo per la sua durata, ma anche dal punto di vista vocale, sia per il coro che per i solisti, e richiede grande concentrazione e precisione intonativa, anche perché ciascun movimento è suddiviso in parti, il che vuol dire che l’intensità dell’esecuzione non deve venire meno in nessun momento.
L’eco dei cori ortodossi russi
Il Coro ha assolto egregiamente questo compito e ha saputo intessere, sotto la guida sapiente del Maestro Fačini, un mosaico di armonie e di linee melodiche che si stagliavano limpide e imponenti, a volte dialogando con i solisti, altre volte tra le proprie sezioni. Nel trattamento delle parti vocali, soprattutto nella sezione dei bassi, si è potuta riconoscere l’eco dei cori ortodossi russi. Sono stati sentiti e precisi gli interventi dei solisti Marija Kuhar Šoša, Martina Gojčeta Silić, Stjepan Franetović e Robert Kolar, contribuendo alla complessità sonora e strutturale della Messa croata, che si è conclusa con un Jaganjče Božji etereo e supplicante.
Il pubblico ha premiato con lunghi e copiosi applausi i protagonisti della serata, decretando il successo dell’iniziativa che porterà la Messa croata anche in altre città coinvolte nel progetto KONCI.HR.

Foto: Ivor Hreljanović
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.