Al Liburnia Jazz Festival il Paese del Sol Levante

Si è conclusa ieri sera la 23ª edizione dell'evento

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Al Liburnia Jazz Festival il Paese del Sol Levante
La SuperCover Band davanti al padiglione “Šporer”. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Nel fine settimana Abbazia ha fatto da palcoscenico alla 23ª edizione del Liburnia Jazz Festival che ha portato nella Perla del Quarnero alcuni dei nomi più importanti sulla scena jazz nazionale e internazionale.
L’edizione di quest’anno, conclusasi ieri sera, era dedicata al Giappone, la Terra del Sol levante, motivo per cui nella soluzione grafica del Festival è stato usato un grande sole rosso, che s’innalza sulle onde del mare. Come vuole la tradizione, la kermesse è stata inaugurata dall’Orchestra di fiati di Laurana in stile Dixieland, un modo di suonare lo stile New Orleans jazz all’inizio del ventesimo secolo. L’Orchestra ha dato vita a una Parata Dixieland, passando per il Lungomare “raccogliendo” gente e accompagnando gli ascoltatori fino alla Scena estiva, dove ha avuto luogo il concerto, di Takuya Kuroda, un noto trombettista giapponese, per la prima volta in Croazia proprio al Liburnia Jazz Festival. In anteprima sul palco è salito il Quartetto Dino Ivelja. Il Mercato cittadino ha fatto da cornice al Trio Robert Mikuljan, che ha eseguito alcuni dei brani d’autore più noti, ma pure dei classici della musica jazz. Davanti al Padiglione artistico “Juraj Šporer” invece si è svolto il concerto The Blues Brothers Project della SuperCover Band seguito dal concerto dell’artista giapponese Juna Serita, una delle fondatrici del gruppo al femminile Tokyo Groove Jyoshi, che ha avuto grandissimo successo su YouTube. Il video del brano “What is Hip” ha registrato milioni di visualizzazioni, mentre “Funk No.1” ha raggiunto 12 milioni di visualizzazioni in meno di un anno. Juna Serita è la principessa del funk e una delle migliori bassiste al mondo.

L’ultima giornata del Liburnia Jazz Festival, è iniziata davanti allo “Šporer” con l’esibizione del French touch Accordion Trio. Si trattava del nuovo progetto strumentale di Elvis Stanić, uno degli organizzatori dell’evento, che ha unito l’armonica, il tango, la canzone francese e il valzer.

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