Oxford. Parlanti dell’istrorumeno cercansi

Attualmente, l'idioma viene usato nella località istriana di Seiane (Žejane) e conta circa 250 conoscitori di tale lingua romanza

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Oxford. Parlanti dell’istrorumeno cercansi

La Facoltà di linguistica, filologia e fonetica dell’Università di Oxford ha pubblicato un invito pubblico rivolto a tutti i parlanti dell’istrorumeno di offrire un contributo alla traduzione e alla comprensione di determinate registrazioni audio accumulate e conservate dagli studiosi dell’Ateneo. Si tratta del progetto interdisciplinare Istrox, avviato nel 2018, basato su registrazioni vocali effettuate una cinquantina di anni fa dal linguista Tony Hurren, nell’ambito della ricerca delle località croate in cui è tuttora in uso l’istrorumeno. Il materiale raccolto da Hurren è stato in seguito consegnato alla biblioteca della Taylor Insitution di Oxford. La prima fase del progetto si è basata sulla lavorazione delle registrazioni, le quali sono state studiate, descritte e catalogate in maniera dettagliata. Le stesse sono state poi comparate agli appunti di Hurren scritti durante le ricerche in Croazia. Nella seconda fase, le tracce meno comprensibili sono state caricate sulla piattaforma digitale Zooniverse. I rimanenti parlanti della lingua residenti in Croazia o all’estero sono invitati ad accedere alla piattaforma e offrire un aiuto alla risoluzione dei dubbi fonetici.

 

Lo studioso inglese aveva intervistato circa 40 persone. Grazie alla ricchezza del materiale accumulato, è riuscito a suddividere la lingua in due grandi dialetti. Includendo nello studio parlanti di ogni fascia d’età, Hurren ha potuto coprire l’intera gamma delle varianti fonetiche legate alla lingua. Le sue registrazioni risultano preziose non solamente per i linguisti, ma in quanto testimonianze della storia delle comunità interessate. Infatti, i discorsi ripresi contengono racconti folkloristici, storie legate a tradizioni locali ed episodi autobiografici. L’istrorumeno è tra le lingue romanze meno studiate, per cui l’analisi della fonologia, della morfologia, della sintassi e del lessico dell’istrorumeno costitutisce un’importantissima fonte di sapere per gli studiosi di tale famiglia linguistica. Si tratta di una lingua che affonda le sue origini nel latino utilizzato all’epoca dell’Impero Romano e viene considerata come uno dei rami delle lingue daco-rumene, ovvero le lingue romanze dell’Europa sud-orientale, intese come le eredi del latino della provincia romana della Dacia. Non è noto, tuttavia, quando l’istrorumeno si sia separato da quella che ha portato al moderno rumeno. Dall’altro lato, ci sono diversi dubbi in merito al luogo d’origine della lingua e le modalità con cui si è distinto dalle varianti attualmente utilizzate in Romania o in altre parti dei Balcani. Al momento, l’istrorumeno viene usato solo ancora nella località istriana di Seiane (Žejane) e conta circa 250 parlanti. Nel 2007, l’istrorumeno è stato definito patrimonio culturale immateriale da parte del Ministero della Cultura e dei Media della Croazia.

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