Abbazia. Una magica serata al suono di Brahms e Schumann

L’Orchestra da camera di Abbazia si è esibita nel tradizionale concerto di fine anno tenutosi nella Sala d’oro dell’Heritage hotel Imperial della Perla del Quarnero

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Abbazia. Una magica serata al suono di Brahms e Schumann
I musicisti alla fine della serata. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

L’Orchestra da camera di Abbazia (OKO), che quest’anno celebra il primo decennio di attività, si è esibita nell’Heritage hotel Imperial di Abbazia nell’ormai tradizionale concerto di fine anno. L’evento ha registrato il tutto esaurito, a conferma della popolarità dell’ensemble presso il pubblico abbaziano. L’Orchestra diretta dal Maestro Damir Smerdel ha regalato a tutti i presenti una magica serata musicale, complice lo splendido ambiente dello storico albergo della Perla del Quarnero. Per l’evento è stato selezionato un incantevole programma musicale, comprendente la Sinfonia n. 2 in Re maggiore Op. 73 di Johannes Brahms e il Concerto per pianoforte e orchestra in La minore Op. 54 di Robert Schumann, quest’ultimo eseguito in un particolare arrangiamento che ha visto come protagonista il pianista zagabrese Matija Kranjčić. Il giovane solista, attualmente studente dell’Accademia di musica della capitale croata, ha offerto al pubblico della serata una straordinaria interpretazione del primo movimento del Concerto, per la composizione del quale Schumann ha impiegato più di quattro anni, dal 1841 al 1845. Kranjčić ha fatto incantare la platea della splendida Sala d’oro dell’Imperial esprimendo con passione ed estrema precisione tanto la tenerezza, quanto l’energia del brano del compositore tedesco, mentre il pubblico ha saputo cogliere il talento e l’entusiasmo del giovane musicista premiandolo con lunghi e forti applausi. Allo stesso modo, il Maestro Smerdel ha condotto con successo e carattere i giovani membri dell’Orchestra, composta da un flauto, un oboe, un clarinetto, un fagotto, un corno, una tromba, due violini, una viola, un violoncello e un contrabbasso. Seppur con qualche errorino tecnico nell’esecuzione, l’ensemble ha dimostrato di possedere la giusta dose di creatività e passione, esprimendo tutta la bellezza contenuta nella Sinfonia di Brahms e nel Concerto per pianoforte di Schumann. Il termine dell’esecuzione, seguito da un bis, è stato accompagnato da lunghi applausi e ovazioni del pubblico.

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