Nel bar “Dnevni boravak” di Fiume è stata annunciata la 21.esima edizione del Liburnia Film Festival, manifestazione dedicata al documentario, che si svolgerà dal 22 al 26 agosto ad Abbazia. Le proiezioni si terranno sulla Scena estiva e a Villa Antonio e comprenderanno, come sempre, i più recenti film documentari croati.
Il direttore del programma del Festival, Oliver Sertić, ha selezionato venti film tra più di 80 titoli pervenuti e realizzati nel 2022 e 2023, di cui cinque avranno la loro première mondiale e quattro quella croata. Complessivamente, nell’ambito del Festival verranno proiettati 33 film e ci saranno nel totale 17 première. Oltre al programma competitivo sono previste anche proiezioni di film prodotti dalla Restart, che co-organizza il Festival e nell’ambito del quale verranno presentati cinque film.
Tre titoli speciali
Come spiegato dalla direttrice del Festival, Jelena Androić, sulla Scena estiva verranno quest’anno proiettati tre titoli speciali, ovvero “Ovako živi jet set” di Sunčica Ana Veldić dedicato al tecnico del montaggio e del suono Martin Semenčić, spentosi lo scorso gennaio; il Festival Beldocs di Belgrado, partner dell’LFF, presenterà invece il suo vincitore “Vodič za obalska utvrđenja” di Tijana Petrović; mentre la manifestazione si chiuderà con la prima proiezione dell’ultimo film di Silvio Mirošničenko “Obalno šetalište”, girato interamente ad Abbazia e nel suo circondario. Androić ha pure rilevato che quest’anno il Festival presenterà a Villa Antonio una selezione di film di autori e autrici nati in Istria e nella Regione litoraneo-montana nell’ambito del programma intitolato Regionale.
“Come da tradizione, al Festival vengono proiettati lavori di registi esordienti, ma anche di quelli affermati, per cui quest’anno avremo modo di vedere il nuovo film di Pero Kvesić ‘Kuća u Kraljevcu’, che ad Abbazia avrà la sua première croata – ha rilevato Jelena Androić –. Prevista pure la proiezione di ‘Horror Vacui’ di Boris Poljak ed ‘El Shatt – Nacrt za utopiju” di Ivan Ramljak. Tutti è tre gli autori sono stati già premiati all’LFF”, ha spiegato la direttrice del Festival, annunciando pure le proiezioni di “Ingresso animali vivi” dell’artista contemporaneo Igor Grubić e di “Dezerteri” di Damir Markovina.
Spazio ai giovani
Uno dei film di particolare interesse è quello firmato da Igor Galo, dedicato al Festival del film di Pola e intitolato “1991. adio Jugo, film, adio jugoslovenski filmski festival, adio Jugoslavija…. vidimo se u sljedećem ratu”. Sarà dato spazio anche ai film di autori della generazione più giovane, nonchè documentari brevi. Il programma competitivo si conclude con due mediometraggi, la coproduzione olandese-croata “Prizori s mojim ocem” di Biserka Šuran, premiata a Trieste e a Zagabria e “Liberland” della registra italiana Isabella Rinaldi, che ha descritto con umorismo l’autoproclamato Stato nato sul confine tra Croazia e Serbia su un’isola sul Danubio durante la Guerra patriottica.
I film concorrono per i premi: “Miglior film”, “Film regionale”, “Regia, montaggio, fotografia e design del suono”. Previsti anche il premio del critico “Dragan Rubeša” e quello del pubblico. Sui premi deciderà una giuria di cinque membri della quale faranno parte la regista e direttrice del Festival di Sarajevo “Pravo ljudski”, Kumjana Novakova, la tecnica del montaggio Vanja Kovačević, la tecnica delle riprese Dinka Radonić, la tecnica del montaggio e del suono Iva Ivan e il regista e artista visivo Davor Sanvincenti. Il premio del critico verrà conferito da Nikola Strašek. Quest’anno, i premi verranno assegnati, oltre che dal gruppo AVC e ACER Hrvatska, anche da Aljazeera Balkans, che appoggerà finanziariamente il miglior film regionale.
Il programma Restart proporrà lungometraggi che hanno avuto un riscontro positivo anche all’estero, mentre nel programma Regionale – ha spiegato la portavoce del Festival, Hana Galogaža Lanča – si troveranno i lavori di Maja Ležaja, Mirta Matija, Goran Zaborac, Petra Mrša, Virginia Rithrath e Rasim Karalić.
Un invito ai volontari
Come spiegato dalla coordinatrice dei volontari, Mirela Pašić, al Festival si potrà pure imparare a realizzare un film nell’ambito dei tradizionali laboratori “Prvi put snimam” (Operatore in erba) e “Filmska početnica” (Esordi cinematografici), mentre per il terzo anno consecutivo si terrà il laboratorio “rough cut” destinato ai film in fase di montaggio. Previsto pure un “case study” del documentario “Veće od traume” firmato da Vedrana Pribačić e Mirta Puhlovski, per il quale le autrici sono state insignite dell’Arena d’oro la settimana scorsa. Proseguono pure i colloqui con gli autori al pomeriggio nel bar Eugen e tavole rotonde. Mirela Pašić ha infine invitato i volontari a farsi avanti e a unirsi al team del Liburnia Film Festival e ha annunciato il concerto della band zagabrese Tidal Pull.
Il Festival si svolge con il sostegno della Città di Abbazia, del Centro audiovisivo croato (HAVC), della Società nazionale dei registi cinematografici, della Regione litoraneo-montana, dell’Ente turistico di Abbazia, del gruppo AVC, di ACER Hrvatska, di Aljazeera Balkans e tanti altri. Il Festival è organizzato dall’Associazione Liburnia Film Festival in collaborazione con Restart e Festival Opatija.
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