I piatti della tradizione: un patrimonio culturale

Nella fascia costiera numerosi gli eventi legati in particolare all’eredità lasciata dal mondo delle saline

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I piatti della tradizione: un patrimonio culturale

Imparare i segreti della cucina dei nostri antenati, scoprire le specialità locali e far rivivere ingredienti dimenticati attraverso mostre, lezioni, presentazioni e laboratori sono alcune delle attività che si svolgeranno sino al 9 ottobre nell’ambito della Settimana del patrimonio culturale dedicata alla gastronomia. In agenda numerosi eventi promossi da Musei, Gallerie, Biblioteche e Istituti di formazione. L’iniziativa quest’anno porta il titolo di “Buon appetito!”, un tema con il quale si desidera forgiare un legame con il passato, le tradizioni dell’alimentazione e del consumo di cibo, unendo tutti gli ingredienti e condendoli con fini più contemporanei come un modo di vivere sostenibile, sano e duraturo e un ritorno alle radici. Il cibo è qualcosa che nella sua eterogeneità ci unisce e anche le scuole elementari “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” di Capodistria e “Vincenzo e Diego de Castro” di Pirano, con le rispettive sezioni periferiche di Crevatini e Sicciole, dedicheranno al progetto diverse attività. Gli alunni avranno modo di comprendere l’importanza di una dieta salutare, conoscere la cucina locale, le ricette di una volta, la pesca, la produzione del sale e l’olivicoltura, come pure l’attività agricola e molitoria della zona dei Berchini, ma potranno anche approfondire la conoscenza dell’istroveneto attraverso la tradizione culinaria delle nostre regioni. Tra i prossimi appuntamenti in regione da segnalare quello in programma sabato all’ex magazzino del sale “Monfort” a Portorose denominato “L’eredità delle saline – La cucina delle nostre nonne”. Le saline hanno fatto da sfondo alle riprese nate dalla collaborazione tra il programma regionale di TV Capodistria, la CAN e la CI “Giuseppe Tartini” di Pirano, l’Ente per la salvaguardia del patrimonio culturale e il Museo del mare “Sergej Mašera”. Il risultato è una serie di brevi inserti in cui il filo conduttore è proprio l’inestimabile patrimonio culturale e naturale del territorio protetto. Fanno parte di questo tesoro anche le pietanze tipiche, basate su prodotti locali, che sono tramandate di generazione in generazione. Di fronte alle telecamere si sono presentati gli abitanti della zona, le cui vite sono collegate in vari modi al sale e alle saline, che hanno riproposto i piatti della tradizione. Il 9 ottobre, invece, il sodalizio “Tartini” porterà i visitatori alla scoperta delle consuetudini culinarie dei nostri antenati nel periodo della Repubblica di Venezia.

La preparazione della polenta

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