A Valcane si lavora ancora, si lavora sempre. Questo perché di anno in anno gli interventi edili sono quelli che rientrano nella categoria dei provvedimenti palliativi, quelli di riparazione strettamente necessari, in mancanza di opere complete, di soldi o di lungimiranza. Da un paio di giorni a questa parte, per esempio, il costruttore “Murgos” è stato ingaggiato dalla Città per rifare la pavimentazione in calcestruzzo nella parte centrale dello stabilimento, quella che collega il molo con la pineta e i campi di beach volley. Chi frequenta la spiaggia sa bene quanto sia logoro quel manto di calcestruzzo che la salsedine, la pioggia, il gelo e il sole mettono a dura prova di stagione in stagione. Ora è arrivato il momento di demolirlo e rifarlo da capo, a cominciare dalle armature in ferro. L’appaltatore è stato chiamato a ricostruire anche le docce in spiaggia, il tutto al costo di 85mila kune. L’opera dev’essere terminata nel giro di 30 giorni, giusto in tempo per dare il via alla stagione balneare (che, in caso di temperature elevate, inizia anche a metà maggio).
L’assessorato all’Edilizia investe regolarmente nella manutenzione delle spiagge anche se lo fa col contagocce, di anno in anno, a tappe più o meno degne di nota. Lo scorso anno è stato ricostruito il bar con le cabine e i servizi igienici, ma anche ristrutturati i campi da beach volley. L’anno precedente era stato ricostruito il solarium e montato un elevatore per portatori di handicap.
In altre occasioni la pineta è stata dotata di tavoli e panchine per i picnic. Nel frattempo il costruttore Cesta ha ricostruito via Veruda e via Stoia con tanto di rotatoria nella pineta di Valcane, nuovi marciapiedi e nuove fermate dell’autobus, ora dotate di pensilina e panchine. Da lì a pochi passi, sul Lungomare, l’assessorato all’Edilizia ha fatto ricostruire i servizi igienici e i marciapiedi a Valsaline (centro sportivo Mornar), dove quest’anno provvederà a ristrutturare la pavimentazione con gli accessi alla spiaggia dentro allo stabilimento. L’opera vale 82mila kune.
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