Dopo ben 14 anni di ininterrotta gestione della Scuola elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi”, di Pola, la direttrice Susanna Cerlon ha presentato le dimissioni irrevocabili dall’incarico lasciando campo libero al procedimento di nomina di un nuovo dirigente scolastico. Ora, la prospettiva di vedere l’italiana Martinuzzi affidata a una temporanea reggenza sarebbe da escludere, dal momento che Susanna Cerlon ha compiuto questa scelta di buon anticipo e annunciato l’intenzione di restare in carica fino al prossimo 31 marzo, ossia come normativa statutaria vuole, ha concesso alla Scuola tutto il tempo necessario per provvedere all’avvio del concorso di nomina di un nuovo direttore. La conferma delle dimissioni ci è arrivata ieri da parte della stessa Susanna Cerlon: “La mia richiesta di congedo è stata inoltrata per tempo al Comitato scolastico dell’istituzione, dopo aver comunicato le mie intenzioni al fondatore della scuola, ossia alla Città. Ritengo che i motivi delle mie dimissioni dalla carica assunta nel mese di marzo del 2009, non rappresentino delle informazioni di pubblico interesse come nemmeno i miei futuri piani di impegno professionale-lavorativo”. Si ferma a queste laconiche frasi la spiegazione data dalla direttrice, che lascia intendere di non aver voluto abbandonare l’istituzione alla deriva, ma di avere agito in maniera tale da permettere spazio di manovra a sufficienza, per effettuare in tutta regolarità le dovute consegne del ruolo dirigenziale. L’informazione in merito all’annuncio delle dimissioni “primaverili” di Susanna Cerlon è stata pubblicamente confermata anche dalla Città di Pola, mentre il Comitato scolastico dell’istituzione ha già preso la decisione del sollevamento dall’incarico, previo avvio della procedura di nomina del suo successore.. Sarà così che il Comitato scolastico verrà chiamato a provvedere all’apertura del concorso pubblico per la nomina di un nuovo direttore della “Giuseppina Martinuzzi” nei termini previsti, mentre i candidati avranno l’obbligo di presentare il programma al Consiglio insegnanti e al Consiglio dei genitori. La votazione finale spetterà al Comitato scolastico con successivo, ulteriore benestare del Ministero della scienza e dell’istruzione, che qualora non dovesse esprimersi in merito entro due settimane, avrà così espresso il proprio tacito consenso.
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