Valcane. La Città diventa proprietaria del terreno

Campo di calcio. Il contenzioso patrimoniale tra Pola e lo Stato si è concluso con un patteggiamento

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Valcane. La Città diventa proprietaria del terreno
Una fase dei lavori sul futuro campo di calcio di Valcane. Foto: GIULIANO LIBANORE

Ancora una volta la montagna ha partorito il topolino. Dopo mesi di marce, sit in, petizioni, presidi e occupazioni del cantiere, a Valcane stanno per terminare i lavori alla costruzione del campo di calcio, ora finalmente con le carte pulite. Il contenzioso tra la Città e la Repubblica si conclude con una stretta di mano. Il Consiglio municipale ha infatti autorizzato il sindaco Filip Zoričić a venire a patti col governo centrale nel contenzioso immobiliare che ha avuto per oggetto la pineta del Lungomare e i campi sportivi nell’insenatura di Valcane. Il patteggiamento arriva giusto in tempo a “demolire” l’azione degli ambientalisti che avevano fondato la propria opposizione sul fatto che la proprietà dei lotti, edificabili o meno, erano oggetto di controversie legali. Come noto, la polemica che aveva monopolizzato la scena politica locale da diversi anni non si è placata nemmeno dopo il referendum contro l’edificabilità sul Lungomare. Nel frattempo gli attivisti si sono lanciati all’assalto del cantiere, hanno minacciando le maestranze della società appaltatrice e danneggiato le macchine. Poi sono saliti al piano nobile del municipio per gridare allo scandalo davanti alle telecamere, e quindi sono tornati in piazza con una messinscena in tute anti-epidemia seguita da pochi entusiasti che non ha mobilitato la cittadinanza.

E ora? Ora è finita. Il contenzioso patrimoniale tra Pola e la Repubblica si è concluso con un patteggiamento che soddisfa entrambe le parti. Diciotto voti a favore per l’accordo che mette fine a ogni dubbio. Il vice assessore Igor Jovin ha messo le cose in chiaro: la Città di Pola diventa proprietaria dell’area riservata al campo di calcio di 5.599 metri quadrati, mentre la Repubblica si porta a casa i 12.924 metri quadrati di area forestale della particella catastale 5188/14. Con l’accordo si chiude dunque la causa avviata ancora nel 2022 dal governo contro la Città di Pola. “L’immobile 5188/14, del Comune catastale di Pola, verrà diviso come segue: alla Repubblica di Croazia spetta la particella catastale 12924/18523, mentre alla Città di Pola la p.c. 5599/18523. L’immobile 5188/82 del Comune catastale di Pola resta in mano alla Repubblica, che avrà in proprietà anche la strada della pineta classificata come p.c. 5188/83, e la pineta stessa 5188/84 che corre lungo la parte meridionale della strada. Oltre ad avere in comproprietà il massimo bene immobiliare della zona (5188/14), la Città di Pola avrà anche una particella a meridione, la 5188/85”, ha detto Jovin, vice assessore alle questioni legali del Gabinetto del sindaco e del Consiglio municipale.
Tradotto dal burocratese, la causa avviata dal governo contro Pola al Tribunale commerciale di Pisino decade come decadono tutte le annotazioni nel foglio degli aggravi nella certificazione tavolare. Le parti in causa s’impegnano a condividere le spese legali e viene anche scongiurata un’eventuale ripresa della controversia da parte della Repubblica. In altre parole, la pace è fatta e il campo di calcio è in piena regola. Tra le altre deliberazioni dell’ultima seduta del Consiglio municipale anche quella sulle concessioni marittime. Ne sono state autorizzate esattamente 28 su un totale massimo di 63 siti disponibili secondo il principio della migliore offerta. Le offerte erano 102, di cui addirittura 53 non valide dal solo punto di vista formale. L’assessora al patrimonio e affari giuridico-amministrativi Sanja Kljajić Dakić ha dichiarato che per il resto delle concessioni sarà bandita una seconda gara d’appalto. I consiglieri hanno inoltre deliberato di avviare un percorso di “amicizia e collaborazione” con il Comune di Ocrida in Macedonia settentrionale.

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