“La percezione della corruzione nelle istituzioni governative in Croazia non è ma stata così alta”. Lo ha detto il leader dell’SDP, Peđa Grbin, aggiungendo che la settimana prossima gli elettori hanno un’enorme possibilità: scegliere se riconfermare la fiducia a una formazione politica corrotta e intrisa di nepotismo, clientelismo e favoritismo oppure votare per chi vuole fermare ed estirpare alla radice un male che aggredisce sempre più profondamente la qualità della vita di noi tutti. Da Pola – dove nella mattinata di ieri sono stati presentati ai cittadini i candidati della coalizione “Rijeke pravde” (Fiumi di giustizia) per l’VIII circoscrizione elettorale – Grbin ha invitato tutti a dire basta a un “sistema” volutamente incapace di garantire pari opportunità a tutti, a meno che non siano tesserati dell’HDZ o parenti e amici di un politico. “Noi vogliamo cambiare la situazione e combatteremo con tutte le nostre forze per farlo”, è il commento del presidente dell’SDP, convinto che l’eventuale sconfitta dell’HDZ alle imminenti elezioni risolverebbe praticamente il problema. “Dopodiché potremmo dedicarci appieno al nostro secondo obiettivo: garantire uno standard di vita migliore a tutti i cittadini della Croazia”, ha quindi rilevato Grbin, che nel prosieguo ha annunciato la volontà dell’SDP e dei suoi partner di trovare una soluzione per aumentare gli stipendi non soltanto ai dipendenti pubblici, ma anche a quelli del settore privato. Il leader dei socialdemocratici ha poi promesso assegni più cospicui per i pensionati. Accanto a Grbin, ieri a Pola, era presente anche Dalija Orešković (SSIP), secondo la quale due terzi dei cittadini della Croazia sarebbero non soltanto delusi, ma stufi dell’attuale governo. “Il nostro Paese è in declino, sotto ogni punto di vista. Negli ultimi 10 anni abbiamo perso oltre un milione di residenti, fuggiti all’estero poiché esasperati dalla corruzione e sfiduciati nei confronti del governo a trazione HDZ”: questo il pensiero della parlamentare, che vede nella coalizione “Rijeke pravde” l’unica via d’uscita a una situazione ormai insostenibile. Orešković ha concluso il suo intervento dicendo che un’altra priorità del futuro governo di centrosinistra sarà la rivisitazione dell’intero sistema giudiziario croato, a partire dalla riforma della Costituzione, l’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata e la Procura della Repubblica. Il pensiero della rappresentante dell’SSIP è stato condiviso da Grbin, le cui prime mosse, in caso di vittoria alle elezioni del prossimo 17 aprile, saranno la rimozione di Ivan Turudić dall’incarico di Procuratore generale e l’abrogazione della cosiddetta Lex AP.
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