Scoglio Olivi, ennesima fumata nera

Nessun acquirente al quarto tentativo di vendita del 54,77 p.c. della quota azionaria

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Scoglio Olivi, ennesima fumata nera
Una veduta dello stabilimento navalmeccanico Uljanik. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Decisamente, la volta buona sarà un’altra. È sfumato anche il quarto tentativo di vendita del 54,77 p.c. della quota azionaria dell’Uljanik brodogradnja 1856, lo stabilimento navalmeccanico nato sulle briciole dello storico Scoglio Olivi, purtroppo caduto in disgrazia. Una disgrazia talmente grande da portarlo alla morte. Ora lo Stato, vuole liberarsi della quota di maggioranza, ma non c’è verso che la manovra gli vada per il verso giusto. L’asta si sarebbe dovuta svolgere oggi e non si farà. Per il semplice motivo che nessuno ha versato la quota necessaria (2 milioni di euro) per aderirvi entro la mezzanotte di venerdì. La base d’asta era rimasta quella definita per il (fallimentare) terzo tentativo di alienazione, ovvero 9,67 milioni di euro. Per un paio di giorni sui social era corsa voce che un interessato all’acquisto, questa volta, ci sarebbe e si faceva il nome dell’imprenditore rumeno Gabriel Valentin Comanescu, proprietario del Grup Servicii Petroliere (GSP) e di un cantiere navale a Costanza. Le voci non erano propriamente campate in aria, in quanto Comanescu avrebbe fatto visita al cantiere polese, ma non ne aveva verificato lo stato di salute e la solidità con la due diligence. E questo sarebbe già stato un segnale che dell’affare non se ne sarebbe fatto nulla. Peggio ancora che comprare a scatola chiusa. Sembra che oltre a Comanescu avessero manifestato un certo qual interesse anche altri potenziali investitori, ma finché nessuno mette mano al portafogli per versare prima la garanzia e poi per saldare l’acquisto, la visita sembra avere piuttosto carattere turistico. A meno che già da questa non si capisca che il gioco non vale la candela, perlomeno con queste cifre. Probabilmente i potenziali interessati (ce ne sono?) stanno aspettando la stagione dei saldi; un’altra riduzione della base d’asta.

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