Saccorgiana, una spiaggia fuori dal tempo

Snobbata da residenti e turisti

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Saccorgiana, una spiaggia fuori dal tempo
Saccorgiana dimenticata da (quasi) tutti. Foto: DARIA DEGHENGHI

Saccorgiana è come se stesse fuori dal tempo: una sacca di a-temporalità nella fitta trama dello spazio-tempo pregnante di centri vacanza, centri commerciali, turisti, consumatori. Un tempo questa spiaggia è stata molto apprezzata, ma poi è piombata nel silenzio assoluto. Come mai? I motivi si sprecano: intanto, hanno tolto la fermata dell’autobus del parcheggio della “Piramide” e da diversi anni i mezzi pubblici delle linee circolari 2a e 3a non includono più la tratta del raccordo di Saccorgiana. Ma la scelta è stata ponderata: la fermata era già poco ambita anche prima che l’azienda dei trasporti cambiasse il suo regime di circolazione. In secondo luogo i mezzi privati non sono ammessi nell’area costiera tranne che agli ospiti delle villette in locazione. In altri termini, per fare il bagno a Saccorgiana non c’è altra via che camminare dalla tangenziale o dal parcheggio sterrato e bisogna dire che ce n’è di strada da fare, specie se la meta preferita è la mitica spiaggia della scogliera che si erge sul mare con la vecchia terrazza-bar incastonata nella roccia e ormai ridotta a brandelli.
Ma il bello di questo mare sta proprio nel suo abbandono: infatti qui non c’è più anima viva (tranne forse chi va al bagno in bicicletta), la calma è assicurata e l’acqua è di un verde smeraldo d’eccezionale bellezza. Di docce, cabine, beach-bar, gelatai e servizi neanche l’ombra. In compenso però il solo rumore che spezza il silenzio assoluto di questo paradiso in terra è il canto delle cicale. Saccorgiana è fuori dal tempo. Il capitale che tutto intorno trasforma gli alberghi di stampo socialista in moderni villaggi vacanza non ha ancora trovato la via per raggiungerla. Quasi quasi ci va bene così com’è. Almeno un piccolo pezzo di costa dimenticato dalla febbre del guadagno…

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