SAC «Lino Mariani». Il mandolino per fare innamorare della musica

L’atrio della SMSI «Dante Alighieri» singolare sala-concerto con la Mandolinstica

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SAC «Lino Mariani». Il mandolino per fare innamorare della musica
Clara Chiara Cerin Šišić insegna. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

La Società artistico culturale Lino Mariani entra con la sua Mandolinistica a scuola. La hall della Media Superiore Italiana “Dante Alighieri” di Pola ha fatto ieri da teatro per un breve incontro-concerto, dove gli alunni delle settime e ottave dell’elementare italiana “Giuseppina Martinuzzi”, giunti accompagnati dal direttore, Luka Brussich e insegnanti, nonché gli allievi delle prime, seconde e terze classi della SMSI hanno potuto fare conoscenza con l’arte degli strumenti a plettro. Quanto può interessare uno strumento come il mandolino alle generazioni digitali, nate con cellulari e tablet in mano? Tanto per togliere il sorrisetto ironico e sornione agli increduli, va detto che il metodo proposto dagli attivisti della nostra CI per cercare di catturare nuovi giovani musicisti e ingrossare le proprie file non è affatto pretenzioso. Anzi. Chi altro può meglio trasmettere la passione per le note musicali e uno strumento se non coloro che coltivano già grande amore e rispetto nei confronti dell’elemento musica quale linguaggio universale con tanto di poteri che fanno emozionare, sorprendere, divertire, danzare, addormentare, rasserenare ecc. Al bando l’immaginario che relegherebbe il mandolino a vecchio e noioso strumento popolare per musicare favole, modi di essere o racconti tradizionali, la presentazione dello strumento a scuola è servito, anche se non in maniera palese ma indirettamente, a comprendere quella che per la Comunità Nazionale Italiana dell’Istria è in effetti un’eredità culturale e a capire il trait d’union che la mandolinistica rappresenta comunicando la tradizione polesana del passato che faceva vibrare queste specifiche corde con morbin e allegria.

Le esibizioni proposte a scuola mediante video-immagini del concerto della “Lino Mariani”, offerto al Teatro Istriano in occasione del suo 75.esimo anniversario di attività, hanno cercato di stuzzicare l’appetito nei confronti della musica e di uno strumento che, come ben sappiamo, fa parte del dna polesano e italiano. Ma inutile fare discriminazione culturale o nazionale, il mandolino, voce strumentale di un’orchestra, presenta grandi vantaggi: oltre che produrre il nostro repertorio più tradizionale e i pot-pourri popolari, anche quello di cimentarsi negli arrangiamenti di qualsivoglia brano di qualsiasi genere musicale. È la rivelazione fatta ieri dalla maestra Clara Chiara Cerin Šišić, che guida l’orchestra a plettro, proponendo quale prova di cotanta tesi anche l’interpretazione di Shallow from A star is born (Lady Gaga and Bradley Cooper), in versione vibrata. Nessuna opera di convinzione imposta da parte della dirigente d’orchestra, ieri, ma soltanto un gentile invito a “provare a crescere con la musica in quanto arte che fa crescere meglio” e a “imbracciare quel piccolo e miracoloso oggettino a quattro corde doppie per capire i miracoli che sa generare”. Non per nulla, tutti hanno avuto l’occasione di toccare con mano il bellissimo strumento napoletano, modello Calace, fatto circolare in sala e provare il desiderio di far vibrare le corde.
“Forza, coraggio, pizzicate pure e vedrete che non morde, ma può provocare soltanto gioia”, è stato il simpatico incoraggiamento comunicato dalla preside della SMSI, Debora Radolović, che ha rivolto un sentito benvenuto a tutti i numerosi presenti e sollecitato i ragazzi a tentare la strada della musica, scoprendo magari un talento o una passione nascosta tali da far dirottare gli studi futuri in direzione di un conservatorio. D’altra parte, l’incontro a scuola è stato pure un’occasione inedita per fare la conoscenza con Loretta Godigna, direttrice artistica della “Lino Mariani”, giunta a scuola per offrire degli accenni sulla storia e sulla longeva tradizione della SAC Mariani, illustrandone le attività che attualmente si stanno portando avanti alla Comunità degli Italiani di Pola. A tutti i ragazzi un bell’invito a far visita alla Società (di martedì e giovedì alle 18), a imbracciare uno strumento vivo propedeutico allo studio della musica e attivare i suoi poteri incredibilmente dolci e apprezzabili.

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