Pulapromet sempre più… digitale

La società di trasporti pubblici corre al passo con i tempi. Da poco tutti gli indicatori di linea e fermata Led sono bilingui, mentre viene potenziato sempre di più il pagamento del servizio tramite carte prepagate. Presto si potrà comprare il biglietto sui parchimetri della Pula parking

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Pulapromet sempre più… digitale
A bordo col QR e il terminale POS. Foto: DARIA DEGHENGHI

La società di trasporti pubblici urbani Pulapromet cavalca l’onda della digitalizzazione ed è una faticaccia che costa tempo e denaro anche se ne vale la pena. Tra gli investimenti tangibili si rileva il fatto che tutti gli indicatori di linea e fermata Led sono ora bilingui. Ma le novità si sprecano. Ne parliamo con Alen Petrović dell’azienda ai trasporti che ci riassume in poche righe l’enorme mole di lavoro che sta dietro alla transizione digitale del trasporto pubblico interurbano. “In questo periodo ci stiamo aggiornando in materia di tecnologie digitali ed è vero che una delle espressioni visibili di questa manovra è stata appunto la traduzione italiana degli indicatori di linea e prossima fermata. Un ulteriore upgrade del sistema – dice – sarà l’aggiunta dell’audio, e cioè di una voce guida a bordo per facilitare l’uso dei mezzi. La data dell’upgrade dipenderà dalle possibilità economiche della società: se finora ce la siamo cavata soprattutto con guadagni propri, per un potenziamento successivo ci affideremo piuttosto agli incentivi Ue. Attualmente stiamo sviluppano un sistema di tracciatura bus per il monitoraggio delle linee dell’autobus in tempo reale, fermata per fermata, e siamo certi che questo nuovo servizio sarà di grande utilità all’utenza”.

A bordo col Wallet
Una delle caratteristiche peculiari del trasporto urbano polese è la sua marcata stagionalità, nel senso che gli autobus sono sovraccarichi in estate, in presenza dei turisti stranieri, mentre in inverno viaggiano anche vuoti, se si escludono le ore di punta di studenti e operai. Non bastasse, in estate i pagamenti in contanti compromettono ancora la rapidità di circolazione dei mezzi. L’antiquata abitudine di pagare il biglietto a bordo, con monete da cercare scavando nelle tasche, rasenta l’inerzia, e se si può tollerare tra gli anziani, in tutti gli altri casi non va incontro all’approvazione dei passeggeri. Petrović ci ricorda tutte le modalità di pagamento “accelerato” introdotte recentemente, a scaglioni: la possibilità di acquistare il biglietto da una corsa in tutte le edicole Tisak o iNovine e sul web store dell’azieda, la possibilità di rinnovare l’abbonamento mensile e quella di ricaricare le prepaid nella medesima rete di edicole e, infine, l’introduzione a bordo dei terminali POS per il pagamento con carte di credito e di debito, sia fisiche che virtuali, inserite nei Wallet degli smartphone. E non è ancora tutto. L’ufficio stampa della Pulapromet rende noto che prossimamente si potrà comprare il biglietto dell’autobus anche per mezzo del parchimetro della società gemella, Pula parking, che a sua volta investe nel potenziamento delle proprie macchine, in questo caso i tassametri di parcheggio. Ma forse non basterà ancora. Per scoraggiare ulteriormente l’acquisto del biglietto sul mezzo, si potrebbe aumentare sensibilmente il prezzo del servizio di bordo e lasciare invariato quello dei biglietti acquistati altrove: lo hanno fatto tante altre città sia in Croazia che in Europa ed è una misura che sembra funzionare.

Troppi contanti in circolazione
A proposito di passeggeri e modalità d’acquisto, mentre si aggiorna sulla via della digitalizzazione, l’azienda sta monitorando le abitudini dei clienti in fatto di pagamenti e la statistica delle prime due settimane di agosto illustra le disponibilità di adeguamento dei passeggeri. Dal primo al 15 agosto di quest’estate, l’azienda ha servito esattamente 171.582 passeggeri. Tra questi, 21.008 hanno usato la Buscard prepagata, 900 hanno acquistato il biglietto elettronico con codice QR sul web shop o all’edicola, ben 65.418 passeggeri sono rimasti fedeli al biglietto cartaceo di bordo pagato in contanti, 10.990 hanno pagato in autobus, ma usando carte di credito o di debito, 2.853 utenti hanno comprato la carta diurna, 1.972 quella da tre giorni e altri 3.040 quella da 7 giorni di validità dalla convalida. Infine, 64.865 sono i passeggeri che fanno affidamento su abbonamenti mensili, annuali o contrattuali, mentre una parte praticamente insignificante di 536 biglietti rientrano nella categoria non meglio definita di “altre tipologie”.

Bene il reclutamento autisti
Intanto prosegue la campagna di assunzioni di nuovi conducenti. Alen Petrović ci racconta per sommi capi la cronologia dell’ultimo grande esodo di autisti in corrispondenza della pandemia di Covid-19, i ripetuti lockdown e altre restrizioni imposte ai trasporti pubblici. In due anni o poco più, i professionisti del campo sono migrati in massa verso altre carriere oppure nei Paesi dell’Ovest in cerca di guadagni più soddisfacenti. Se alla fine del 2019 la società offriva impiego a 75 conducenti di autobus, oggi dispone di 68 autisti. Nel frattempo ne ha persi 33 e assunti 26. Per reclutare, l’azienda ha ripiegato sulla vecchia strategia della riqualificazione spesata. All’offerta di copertura dei costi della patente D per veicoli con numero di passeggeri superiore a 9, in 10 mesi si sono annunciati complessivamente 17 candidati. Otto hanno ultimato la scuola guida e sono già in servizio, sette stanno ancora seguendo le lezioni o in attesa di esame, solo due hanno rinunciato strada facendo. Di conseguenza si può concludere che sia andata molto bene. In proposito Petrović afferma: “La campagna di reclutamento con l’incentivo della patente spesata è stata una delle mosse migliori che la nostra azienda abbia concepito e realizzato negli ultimi anni. Con un marketing piuttosto vistoso e una buona partecipazione di candidati ci stiamo avvicinando al fatidico numero di 75 conducenti che garantisce la costanza del servizio, l’affidabilità delle partenze e degli arrivi ed eventualmente può anche servire all’introduzione di corse aggiuntive. Una delle curiosità di questa manovra è il fatto che l’azienda dei trasporti pubblici vanta per la prima volta nella sua storia una conducente donna dopo l’assunzione di Marija Stevanović, che si è sistemata bene. Un’altra novità è che pur essendo la prima non resterà l’unica donna in servizio a lungo: a breve entrerà a far parte del personale un’altra collega autista che ora frequenta la scuola guida a spese della società”.

In autobus di notte
I due anni di pandemia hanno messo i trasporti pubblici in ginocchio e la ripresa è stata quanto mai lenta, anzi, sarebbe più corretto dire che continua. Il numero dei passeggeri riprende quota, ma tarda a pareggiare l’anno precedente allo scoppio della pandemia in Europa. Nei primi sette mesi di quest’anno la Pulapromet ha servito 1.740.180 passeggeri. L’anno scorso nel periodo di riferimento ne aveva avuti solo 1.534.117, ma nel 2019, a parità di tempo, erano stati 2.135.553. Quindi, in paragone al 2022 si è avuto un aumento del 13,4 per cento, ma un calo del 18,5 p.c. rispetto al 2019. Tuttavia la comparazione risulta impropria perché quell’anno il numero delle linee era stato superiore e anche il turismo aveva battuto tutti i record di sempre, per cui forse la statistica non è il più parziale dei giudici che abbiamo a disposizione. A proposito di servizi e novità, con la nuova linea notturna come stiamo andando? Benissimo, secondo il giudizio finale di Petrović, che comunica: “Le cinque corse notturne hanno in media 142 passeggeri al giorno, o meglio, a notte, per cui resterà in funzione sino al 9 settembre, quando si vedrà di decidere se tenerla o meno anche in inverno e con quale disponibilità di uomini e mezzi”.

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