Pola. Ferić, pesanti accuse a Miletić

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Pola. Ferić, pesanti accuse a Miletić

Pioggia di accuse e una serie di esposti alla Procura dello Stato contro l’ex sindaco di Pola ed ex membro della DDI, nonché attuale presidente della Regione istriana, Boris Miletić, e alcuni dei suoi più stretti collaboratori, come l’ex capogabinetto ed ex direttore della società d’amministrazione condomini Castrum 97, Aleksandar Matić. A farsene carico la sezione polese del Partito socialdemocratico (Sdp) che oggi fa parte della coalizione di maggioranza in città. Il succo del “j’accuse” socialdemocratico nella conferenza stampa del consigliere regionale ed ex candidato a presidente della Regione, Danijel Ferić, che non risparmia nemmeno giornalisti, quotidiani, agenzie di public relations sia locali che nazionali, perché “dal 2008 a questa parte sono state foraggiate con la bellezza di 11 milioni di kune, sapientemente frammentate e compattate in porzioni singole non superiori alle 70.000 per evadere bandi e appalti, sempre dirette agli stessi editori o società di relazioni pubbliche: Manjgura, Alphera, Glas Istre e Regional Express”. A detta di Ferić, si tratta di un importo cumulativo eccezionale che si sarebbe dovuto impegnare per costruire scuole, ridurre i costi degli asili, edificare case di riposo o magari contenere la pressione fiscale sugli stipendi dei contribuenti.

Di più sulle modalità dell’operato: “L’amministratore di condomini acquistava tablet, frigoriferi, LCD TV e oggetti di questo genere, che dopo un giro di fatture false i funzionari della DDI venivano a ritirare. Tra loro anche un assessore regionale e un deputato in Parlamento, entrambi collaboratori fidati dell’ex sindaco e attuale presidente della Regione. Ma il grosso del bottino è andato ai media e alle agenzie di relazioni pubbliche: Manjgura si è presa 4 milioni di kune, il sito internet Regional express altri 4 milioni, Alphera 1 milione mentre 2 milioni in due contratti distinti da un milione l’uno sono finiti in mano al quotidiano Glas Istre”. Ferić ha invitato Miletić a rassegnare le dimissioni, ma dicendo anche che non succederà nulla di clamoroso: “Sono certo che non mollerà l’osso, come sono certo che la sua maggioranza in Assemblea non lo tradirà”.

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