Come consuetudine, si preannuncia ricco e divertente il programma “Ferragosto in Circolo”, appuntamento indetto per la festa dell’Assunta presso la Comunità degli Italiani di Pola. In pratica, si tratta degli eventi clou del mese, nel picco della stagione estiva. S’inizia questa sera, quando ritorna in scena l’ormai nota commedia brillante “I Polesanich va in vacanza”, interpretata (e scritta) da Petra Bernarda Blašković e Luka Juričić (sul palco i consorti Mario e Marisetta), nonché da Sandor Slacki (il nipote, che nella commedia ricopre anche diversi altri ruoli e che in questa circostanza è subentrato all’attrice gallesanese Ivona Bulešić). Per coloro che sinora non hanno avuto l’occasione di gustarsi questa gradevolissima messinscena, che si prefigge (accanto alla precedente “Veglione in casa Polesanich”) di continuare a raccontare storie che fanno parte della tradizione polese, ecco qualche indicazione, senza andare nei dettagli. I Polesanich sono intenti a festeggiare le nozze d’oro, i 50 anni di matrimonio, nello stabilimento balneare di Stoia. Arriva il nipotino, con i soldi vinti alla lotteria, per far trascorrere ai suoi carissimi nonni una vacanza da sogno, però… Lo spettacolo (avrà inizio alle 18.30 nella Sala grande della CIP), molto scorrevole, è “condito” da alcune canzoni tradizionali e dagli immancabili detti polesani. Successivamente, alle 22.30 al Circolo inizierà l’after-party, intitolato “Solo Eros”, con il DJ Fabris, che farà seguito al grande concerto in Arena del celebre rappresentante della nuova canzone italiana, Eros Ramazzotti. Domani, invece, all’estivo della Comunità degli Italiani si terrà il concerto “Anelidi & Vesna per i polesani”: si confida in un pienone di pubblico, al quale saranno offerti gratuitamente un bicchiere di vino e le “fritole”, per aggiungere sapore all’atmosfera. Mercoledì, sempre all’estivo, per gli amanti della danza latina si terrà il “Salsa party” con il DJ Fabris Radin, mentre il giorno successivo a intrattenere i presenti all’insegna del liscio sarà il “Trio Val”. Non resta, quindi, come si suol dire, solo che l’imbarazzo della scelta. Ma, a conti fatti, perché dover scegliere? Meglio concedersi tutto, no?!
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