Pola. Sensori locali per misurare l’inquinamento

I risultati saranno resi pubblici

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Pola. Sensori locali per misurare l’inquinamento
La fabbrica cementi Calucem. Foto: Sasa Miljevic/PIXSELL

La Città ha appena inserito in rete, nelle sue pagine ufficiali, la lista degli atti che il sindaco di Pola, Filip Zoričić ha approvato nel corso del mese di febbraio. Uno degli ultimi che spicca fra questi documenti, sottoscritto esattamente il 28 febbraio scorso, attesta che l’ispezione di Stato, ossia la filiale polese dell’ufficio locale di Fiume, va eccome ascoltata. Come ordinato e commissionato dalla medesima – ai sensi dell’articolo 36 della Legge sulla tutela dell’aria – dal Municipio è stata presa la decisione concreta con cui provvedere alle misurazioni necessarie a stabilire il grado di presenza delle impurità nell’aria sul territorio della Città di Pola. Dietro a tanto di denominazione generica per l’anzidetto atto altro non vi sta se non la vigilanza nei confronti della Calucem, alias Fabbrica cementi, ovvero l’indagine per scoprire se l’impianto industriale sia realmente responsabile di un vero inquinamento, così come lamentato da sei cittadini e associazioni di abitanti dell’area di Stoia, che nel corso del 2023 hanno inviato all’indirizzo dicasteriale, altrettante denunce nei confronti della fabbrica. Come scritto nero su bianco, le misurazioni che la Città sta per commissionare verranno compiute mediante attivazione di sensori locali che saranno in grado di misurare il biossido di carbonio, il biossido di zolfo, biossido di azoto, il monossido di carbonio, l’ozono, il particolato PM10 e PM2,5 (e concentrazioni di Pb, Cd, As i Ni nel PM10), con dati che saranno disponibili tramite applicazione web. Come del resto annunciato, il monitor da fissare a un palo della illuminazione pubblica nella zona della fabbrica cementi, dovrebbe venire consegnato a metà marzo. Nel documento sta chiaramente specificato che le misurazioni verranno eseguite nell’arco di otto settimane equamente distribuite nel corso di un anno (ossia quattro volte nell’anno nel periodo di due settimane), e che i rilevamenti verranno eseguiti da laboratori autorizzati, che si assumeranno l’impegno di rendere pubblici i risultati alla Città, entro 30 giorni da ogni ciclo di misurazione compiuta. Qualora gli indicatori d’inquinamento dovessero segnalare valori oltre alla norma concessa per legge, le spese delle misurazioni verranno sostenute dal soggetto reo di aver provocato l’inquinamento, ammesso che sia possibile stabilirne la responsabilità. In caso di impurità di ignota provenienza (o causata dal traffico e altro), sarà la Città a coprire i costi.

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