Pola. Motociclette, la prudenza non è mai troppa

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Pola. Motociclette, la prudenza non è mai troppa
Foto: MARKO MRDENOVIC

Le temperature si stanno alzando, le giornate sono sempre più lunghe e il sole si fa vedere più spesso. Per un motociclista, questo significa che è ricominciata la stagione e il rombo del motore della moto, ferma in garage per i mesi invernali, comincia a essere un suono terribilmente agognato. La passione, però, deve andare di pari passo con la prudenza. Sono, infatti, diversi i pericoli che un motociclista può incontrare lungo la strada. Gli imprevisti quando ci si mette in sella sono sempre dietro l’angolo. È dunque importantissimo non farsi prendere dall’entusiasmo di ridare gas. Assieme a casco e giacca da moto, con le dovute protezioni, è indispensabile portarsi appresso anche una buona dose di prudenza. Il divertimento è assicurato ugualmente e, nel caso s’incontri un pericolo, è più facile riuscire a evitarlo. Tuttavia, la sola prudenza potrebbe non bastare. Prima di “inforcare” la moto è importantissimo assicurarsi che sia in perfette condizioni. Non tutti lo fanno, anzi. Per questo, anche quest’anno, il Ministero dell’Interno ha lanciato una campagna di sensibilizzazione dedicata proprio agli utenti della strada a maggior rischio di incidenti gravi: i centauri, che ancora oggi e domani hanno la possibilità di sottoporre la propria moto a un controllo gratuito. Basta presentarsi al centro revisione CVH (Centar za vozila Hrvatske) più vicino. All’iniziativa del dicastero ha aderito, naturalmente, pure la Polizia stradale di Pola, che è andata anche oltre. Infatti, in collaborazione con il centro revisione CVH STP Pula (ex Brioni) e l’Autoclub Rovigno-Pola ha organizzato un’azione educativa e di prevenzione con l’obiettivo di rinfrescare la memoria dei motociclisti sul Codice della strada, sui limiti di velocità, sulla tipologia di incidenti più frequenti, sull’abbigliamento corretto da indossare… Poiché l’accento della campagna promossa dal Ministero dell’Interno è stato posto soprattutto sulle condizioni e sull’affidabilità dei veicoli a motore a due ruote, anche l’azione della Polstrada polese – tenutasi ieri mattina in Riva tra le 9 e le 11 – è stata incentrata proprio sull’affidabilità di motociclette e scooter. Chiunque in sella a una motocicletta o a uno scooter si sia trovato a transitare in Riva è stato quindi fermato e la sua due ruote sottoposta a un veloce controllo da parte dei tecnici del Centro di revisione e dei meccanici dell’Autoclub. Nessuno è stato multato. Ma non perché tutte le motociclette o scooter fossero in perfette condizioni, bensì perché – come ricordato in precedenza – l’obiettivo della Polizia non era punire i centauri, ma sensibilizzarli alla diagnosi preventiva dei propri mezzi e informarli della possibilità di sottoporre le moto a un check-up approfondito e gratuito presso i Centri di revisione. A confermarlo è stato Eduard Samac, del Servizio sicurezza stradale della Questura istriana. “Abbiamo fermato diversi motociclisti e scooteristi e trovato qualche irregolarità”, ha detto l’agente, aggiungendo che alcuni piccoli interventi sulle moto come la sostituzione di una lampadina bruciata sono stati effettuati direttamente sul posto, mentre per altre “sistemazioni” i centauri sono stati invitati a recarsi nei centri revisione. Nel prosieguo, Samac ha posto l’accento sulle infrazioni al Codice della strada più frequenti tra i motociclisti polesi e istriani, che a quanto pare indossano, sì, il casco, ma tendono a non rispettare i limiti di velocità. Velocità che a detta del responsabile della sicurezza stradale è in vetta alla classifica delle cause degli incidenti in moto. Soltanto nel 2022 i motociclisti morti sulle strade sono stati 7 su un totale di 17 vittime di incidenti stradali. Infine, Samac ha dichiarato che tutti i motociclisti fermati ieri mattina hanno espresso soddisfazione per l’iniziativa. “Hanno capito che lo facciamo per la loro sicurezza”, ha commentato. Per la cronaca, sono stati controllati 45 mezzi ed evidenziate 15 infrazioni.

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