Pola. Il sodalizio polese va al rinnovo

Il calendario: inoltro delle candidature entro il 7 giugno; composizione della lista elettorale entro il 15 giugno; campagna dal 26 giugno al 7 luglio; voto sabato 15 luglio, in sede, dalle ore 7 alle 19

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Pola. Il sodalizio polese va al rinnovo
Assemblea “di commiato” in attesa del rinnovo delle cariche. Foto: DARIA DEGHENGHI

Sabato 15 luglio la Comunità degli Italiani di Pola andrà alle urne per il rinnovo dell’Assemblea, allo scadere dell’attuale mandato quadriennale sotto la presidenza di Daniele Kumar. Hanno deciso così i consiglieri della legislatura uscente, in riunione sabato sera. Prima di darsi l’ultimo “arrivederci” in questa composizione di rappresentanza, i consiglieri hanno votato il calendario delle attività elettorali con le seguenti scadenze: consegna delle proposte di candidatura entro il 7 giugno, accertamento, convalida e composizione della lista elettorale tramite sorteggio entro il 15 giugno, compilazione dell’elenco elettorale entro il 19, stampa schede entro il 21, invito al voto entro il 26 giugno, campagna elettorale dal 26 giugno al 7 luglio, silenzio elettorale venerdì 14 luglio e voto sabato 15 luglio, in sede, dalle 7 alle 19. Per evitare lo sgradevole fenomeno delle iscrizioni il giorno stesso delle elezioni solo per guadagnare il diritto di voto “usa e getta”, cosa già successa in precedenza, l’Assemblea ha deciso anche di sospendere le iscrizioni a partire dal 26 giugno fino alla conclusione del processo elettorale. Inoltre, il giorno delle elezioni sarà suggerito ai soci il pagamento del canone annuo. Seduta stante i consiglieri hanno provveduto a nominare i due organismi incaricati a svolgere le elezioni e vigilare sul processo elettorale: Lara Lacovich, Sarah Iurzola, Viviana Velkavrh e Loredana Lazarić (sostituta) faranno parte della Commissione elettorale mentre Sonja Modrušan, Dalen Barlessi, Sara Filiplić Pinzan e Nika Diković (sostituta) entrano nel Comitato di controllo.

Alle urne il 15 luglio.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Quel ch’è stato…
Sbrigate le formalità richieste dallo Statuto, i consiglieri si sono congedati con una serie di osservazioni e giudizi sul mandato prossimo alla conclusione. La presidente Tamara Brussich non ha voluto sottacere il merito che ha avuto l’ex presidente, Fabrizio Radin, nel dare alla CI di Pola “un quadro normativo, la necessaria mole di documenti, atti, regolamenti eccetera in sintonia con una legislazione nazionale ed europea sempre più complesse e di sempre più difficile comprensione”. Le associazioni di cittadini oggi non sono più quelle di una volta. Per operare entro lo schema di un quadro normativo imposto a livello nazionale e sovranazionale, è stato necessario ricondurre ogni minima attività, spesa e la conseguente rendicontazione negli ingranaggi dei bandi e degli stanziamenti pubblici e ciò a tutti i livelli della gerarchia: a cominciare dalle amministrazioni locali e regionali, all’Unione Italiana, all’Ufficio governativo, alle sedi consolari e diplomatiche italiane, ecc. Non fosse stato per il certosino lavoro di Radin, ha detto Brussich, questa Giunta e quest’Assemblea avrebbero avuto molte più grane da affrontare di quante non ne abbia tuttavia avute. In genere, “un’associazione di questa estrazione, con la sua imponente sede, che richiede continui investimenti nella manutenzione, con le sue numerose fonti di introito e canali di spesa, è un ingranaggio molto più complesso da gestire di quanto comunemente si creda”, ha concluso Tamara Brussich ringraziando i consiglieri della disponibilità e del lavoro svolto e elencando le iniziative più notabili degli ultimi anni: la tutela dell’istroveneto, gli spettacoli di teatro, la fiera del libro per ragazzi, la decennale attività degli ensemble musicali Musicittà e Carillon, la settimana bianca per gli studenti della “Dante Alighieri” e in genere gli ottimi rapporti con la SMSI, gli investimenti nella riduzione delle barriere architettoniche, i colloqui con la Città di Pola che ha cambiato gestione (la collaborazione ai progetti Sergio Endrigo, Francamente, Grazie Alida, Monte Librić, ecc.), per cui “siamo riconosciuti come una comunità in grado di produrre cultura di valore estetico superiore”.

«CI salda, fiera e viva»
Nel suo intervento di commiato, il presidente dell’Assemblea Kumar ha ringraziato tutti della partecipazione, della fiducia e della disponibilità, anche in condizioni di disagio come quelle che ci ha imposto la pandemia con i due anni di chiusura. “In condizioni di costrizione e limiti, lavorando in presenza, a distanza o a ritmi ridotti, questa Comunità è rimasta salda, fiera e viva, per cui è necessario continuare a lavorare così, anche con i nostri screzi, le nostre discussioni, la nostra vivacità, la nostra polesanità, da custodire sempre e comunque”. Ardemio Zimolo si è fatto udire con lo stesso augurio di poter “restare uniti, presenti e attivi, perché l’indifferenza è quella forza che vanifica ogni nostro stimolo di conservazione: più siamo indifferenti, più ci perseguita la malasorte. Una su tutte: la perdita dell’identità nazionale, come si è visto dal Censimento”, ha concluso Zimolo, aggiungendo che per riprendere fiato bisognerà lavorare di concerto a tutti i livelli delle gerarchie amministrative: dalla Città al Parlamento, senza dimenticare la Regione e le sedi consolari e diplomatiche italiane.

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