Pola. Il «costoso» ritorno in classe

Libri, quaderni e accessori vari fanno venire il mal di testa ai genitori dati i prezzi esorbitanti. La differenza rispetto all’anno scorso è che vengono esposti in euro, ma la tendenza del rincaro non si ferma. Nelle cartolibrerie il costo delle cartelle sfiora i 100 euro

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Pola. Il «costoso» ritorno in classe
La fila per l’acquisto dei manuali ordinati. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Alla faccia del diritto allo studio e alla formazione gratuita, la scuola costa e i mesi di agosto-settembre sono quelli che si rendono responsabili del salasso per le buste paga dei genitori. La canicola da era degli sconvolgimenti climatici non ha lasciato manco pensare al rientro in aula, ma sono le cartolibrerie di Pola a fare da spia al subentrante voltafaccia meteorologico e ad annunciare che adesso è proprio finita, almeno in termini di vacanza. L’immagine che si mostra dentro alle rivendite del centrocittà è quella tipica di ogni brava vigilia di anno scolastico, con la differenza che una cartolibreria, quella di via Dobrila, ha chiuso i battenti, mentre tutte le altre hanno ripreso la distribuzione di tutto quanto necessario per la scuola, inclusi i mega pacchi bell’e confezionati di manuali e quaderni attivi.

Inflazione galoppante
Siamo al cospetto della replica esatta del solito periodo che precede di poco il primo squillo della campanella scolastica? Non esattamente. A fare la differenza sono i prezzi non più espressi in kune come un anno fa, ma in euro e che come tali, avendo meno zeri, potrebbero sembrare tutti contenuti e magnanimi. Inutile sperare che l’inflazione galoppante abbia risparmiato il settore dello smercio del necessaire per la scuola, anzi si ottiene conferma dalle medesime commesse che il lievito ai costi è stato eccome aggiunto: anche 2 o 3 euro per articolo, fino a costringere gli acquirenti a sacrificare una bella metà paga per equipaggiare di tutto punto un nuovo scolaretto di prima elementare. Quanto alle matricole liceali e di media superiore, il rischio di bancarotta pare imballato dentro al pacco di libri di testo che calcano i costi di volumi da scienza e alta specializzazione professionale. Soltanto la solidarietà intergenerazionale e il passaggio dei volumi di generazione in generazione salvano d’impaccio, fino ad un certo punto (leggi sciupature). Quello che non è riciclabile è invece l’enorme collana di quaderni attivi che finiscono compilati e cestinati e come tali da riacquistare di volta in volta. Un grande contingente di quaderni attivi è stato scaricato ieri mattina alle “Istarske knjižare” ai Giardini ed ecco che si spiega la gran ressa generatasi davanti al bancone dei manuali. Più vivibile, invece, il reparto dirimpettaio di quaderni, astucci e cartelle. E mentre le commesse ci giurano che “il bello”, leggi la calca per gli acquisti scuola ha appena da arrivare, ecco che si notano un sacco di turisti stranieri con figlioli al seguito che procurano requisiti – cartelle soprattutto – con cui ripresentarsi in classe. Prezzi più convenienti i nostri o piuttosto voglia di procacciare qualcosa di carino senza doverlo fare con la stanchezza del ritorno dal viaggio? Chissà. Vero è anche che anni or sono non era un fatto abituale incontrare il popolo della spiaggia e dei materassini persino da queste parti. Evidentemente i colori e la popolarità di molti zainetti ispirati a cartoons e serial per adolescenti fanno gola in maniera sempre più global, e in questo le cartolibrerie si mostrano sempre ben in grado di offrire una vastissima scelta di prodotti, basta sganciare il dovuto.

Astucci, dai 6 ai 15 euro
Qualità e mini griffe generano costi da 60 a 100 euro a cartella, e chi non bada allo stile può anche ripiegare in direzione degli ipermercati e centri commerciali di Pola che, con offerte meno pretenziose scendono fino a 20-30 euro e continuano a rivestire una concorrenza dura per ogni cartolibreria e rivendita più seria e specializzata del settore. Dopo la cartella, il requisito più “importante” è l’astuccio che conserva anche questi la tendenza dei colori suddivisi per sesso (blu e nero per i ragazzi, nonché rosa-ciclamino e viola per le ragazze), da acquistare per 12-15 euro. Soltanto quelli minuscoli e non imbottiti si possono procurare per 6-7 euro. Che dire quando anche i quaderni, quelli di maggior qualità e che non si fanno fare le orecchie tanto facilmente, costano dai 2 al 2,50 euro. Ad aggiungerci nello zaino anche bei set da colorare e box creativi che vanno considerati investimenti aggiuntivi da 16-23 euro. Quanto a requisiti da cartoleria, scontati del 20 p.c. per coloro che hanno ordinato anche manuali dallo stesso rifornitore, gli sforzi pecuniari si fermano a livello ancora digeribile. Lasciano ogni speranza, invece, coloro che fanno la fila davanti al registratore di cassa per i libri. I costi per l’anno scolastico 2023/24 sono deducibili da qualche esempio lampante che si riferisce alle ottave classi: 11,50 per l’atlante storico, 11,41 per un manuale di lingua-grammatica, altrettanto soltanto per la parte prima del testo di matematica, da 9,80 a 10,25 euro i singoli quaderni attivi, più la mappa di cultura artistica da ulteriori 9,5 euro e via denudando il portafoglio. In barba a ogni brava e sana pedagogia, costringere i figli a studiare con la forza, diventa l’unica modalità di garanzia per non veder il patrimonio dilapidato a titolo di scolarizzazione.

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